Le cronache dell’epoca riferiscono che agli inizi del 900 al “futtèbballe” era riservato lo spiazzo di Porta Nuova, al Belvedere Romani, è lì che si disputarono le prime partite di calcio a Vasto. Poi sulla piana dell’Aragona, donata alla città dagli aragonesi, agli inizi degli anni ’20 partirono i lavori per la realizzazione del nuovo campo sportivo, su una distesa in salita che fu spianata e livellata con tanto di proteste di una parte della cittadinanza per la scelta della posizione, ma anche per le spese considerate eccessive. I lavori si conclusero nel 1929 e nel 1931 la nuova struttura fu inaugurata.
L’Aragona ha una lunga storia, qui la Vastese e la Pro Vasto hanno compiuto imprese rimaste nella leggenda, qui hanno giocato Lecce, Bari, Crotone, Catania, Salernitana, Reggina, Empoli, Livorno e non solo. Nel 2008 si sono disputati due quarti di finale e una semifinale del campionato italiano Primavera, le partite del Pescara del giovane Verratti in Prima Divisione Lega Pro. Oltre a lui su questo campo ha messo piede gente che è oggi è in Serie A, Biagianti e Cazzola, ma anche Candreva, Poli e tanti altri che la massima serie l’hanno fatta in precedenza. La struttura ha ospitato anche alcuni concerti di artisti come Battiato, Vasco Rossi, Baglioni, i Litfiba, i Pooh, Fiorello e Jovanotti.
Oggi però il glorioso stadio Aragona è stato abbandonato, è una struttura visibilmente fatiscente, che mostra in modo netto tutti i segni del tempo trascorso. Ci sono problemi più importanti a cui destinare le risorse, ma vederlo in queste condizioni dopo tanta storia fa un certo effetto, anche perchè uno stadio contribuisce a fornire l’immagine di una città. Nonostante le categorie siano poco blasonate, tutte le domeniche qui tra giornalisti, dirigenti, arbitri, giocatori, addetti ai lavori e parenti di chi scende in campo, arrivano persone da fuori che non restano certo colpite dalle condizioni dello stadio, anzi, è raro non sentire critiche e lamentele. Le carenze strutturali si notano ovunque, in campo, negli spogliatoi, negli uffici, nella tribuna stampa e sugli spalti. E’ più che palese che sia necessario un intervento di ristrutturazione e che la manutenzione scarseggia.
Il sindaco Luciano Lapenna, qualche settimana fa, nel corso della presentazione in Comune della Vastese, è intervenuto sulla questione: “Da quando sono primo cittadino abbiamo speso 5 milioni di euro per gli impianti sportivi, parlo di interventi straordinari, non è poco in un periodo di difficoltà. E’ ovvio che il nostro impegno deve essere quello di fare di più, migliorando ciò che abbiamo a disposizione, ma dovete mettervi anche nei nostri panni, con le esigenze della comunità e le tante richieste lo sport ci rimette”.
Abbiamo fatto un giro per l’Aragona, grazie alla collaborazione di Mimmo Albanese, magazziniere e custode. Le immagini della fotogallery rendono meglio l’idea di quelle che sono le condizioni dello stadio che riportiamo di seguito nel dettaglio.
Spogliatoi. Arredamento e sanitari datati e usurati; l’umidità ha reso parte dei muri neri e andrebbero tinteggiati; le porte andrebbero cambiate.
Uffici. E’ sicuramente la zona messa meglio, la corrente elettrica si blocca ogni volta che viene attivata; l’impianto per l’aria condizionata c’è ma non funziona.
Campo. Mancano le reti di protezione in più punti dietro le due porte, alcune sono penzolanti; andrebbe fatta la semina del campo che tra Vastese e Vasto Marina ospita una partita a settimana; le reti delle porte in alcuni punti sono legate al palo con il nastro adesivo o con lo spago; le panchine andrebbero sostituite, alcuni seggiolini sono rotti, la copertura è bucata, sul retro l’erba alta non è stata tagliata.
Spalti. Cadono i calcinacci, in modo particolare nei distinti che per questo motivo sono inagibili; alcuni seggiolini sono rotti o mancanti; sotto la curva D’Avalos ci sono cumuli di terra, mattoni e pietre; le porte di accesso ai bagni sono arrugginite e usurate; i pali dietro le porta sono cadenti e pericolosi; le ringhiere sono arrugginite; nei bagni non c’è acqua; i vetri in plexiglass sono sporchi, alcuni dei quali rotti, e non vengono lavati da anni, impedendo la completa visuale della partita; alcuni spuntoni in ferro fuoriescono dalle colonne.
Tribuna stampa. La struttura c’è, molti stadi non hanno nemmeno una zona per i giornalisti e le televisioni, ma chi vuole lavorare deve arrangiarsi come può; da più di un anno questa zona non viene pulita, c’è polvere su tavoli e sedie, oltre a ragnatele e rifiuti di ogni tipo, tra cui anche quelli rimasti dall’8 agosto in occasione dell’amichevole contro la Virtus Lanciano; nella parte esterna manca la corrente elettrica; il vetro di una porta di accesso è rotto.
Foto – Lo stadio Aragona
L’impianto vastese è vecchio e fatiscente