Non è un Natale uguale a quello dell’anno scorso, quando tutto il Paese era in zona rossa e si faceva fatica a pensare al 25 dicembre come alla festa della serenità. Si festeggiava solo con il proprio nucleo familiare. Molti che erano all’estero non avevano potuto riabbracciare i loro cari.
Quest’anno diamo tornati a quella che è stata definita una nuova normalità. Si sta insieme, ma senza le grandi tavolate che caratterizzavano il pranzo natalizio fino a un paio d’anni fa. La variante Omicron corre e ci induce a fare attenzione. Perciò, in questo 25 dicembre 2021, il nostro primo pensiero va a quelle persone che il Natale dovranno passarlo a casa, bloccate dal virus o dalla quarantena.
Il secondo è per coloro che affrontano le difficoltà economiche legate alla pandemia; a loro auguriamo di ritrovare speranza nel futuro.
Il terzo è per gli operatori sanitari, che proprio durante le feste natalizie si trovano ad arginare una nuova tempesta, la quarta nel giro di due anni, e per tutte le persone altruiste che si spendono nel volontariato e nell’assistenza.
Il quarto pensiero è a tutti voi, che ci seguite giorno per giorno dando un senso al nostro lavoro.
Sia per tutti il Natale dei buoni sentimenti.