Gli alunni di tutte le scuole dell’Istituto Omnicomprensivo “G.Spataro” di Gissi hanno partecipato all’Undicesima Edizione della European Robotics Week. Numerose sono state le attività realizzate, tutte finalizzate all’acquisizione di obiettivi educativi e disciplinari.
“I laboratori attivati – spiegano dalla scuola – hanno permesso di consolidare la didattica attiva per lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze innovative, di stimolare lo sviluppo di competenze trasversali attraverso percorsi interdisciplinari e pluridisciplinari e di favorire l’incremento delle competenze digitali, il pensiero creativo e il problem solving, ma soprattutto di ottenere l’attivazione di percorsi didattici inclusivi. Inoltre, l’uso dei robots è stato proposto come strumento immediato in grado di far vivere agli alunni una esperienza tangibile del processo di generalizzazione e applicazione appena elaborato dalle loro menti. L’intento di ciascun insegnante – sottolineano – è stato quello di promuovere un atteggiamento attivo basato sull’osservazione e sulla scoperta raggiungendo una crescente consapevolezza e auto-valutazione dei propri processi cognitivi e di migliorare sia le competenze comunicative interpersonali che quelle collaborative e cooperative”.
Nei vari laboratori organizzati nelle Scuole Primarie gli alunni hanno utilizzato, su reticoli predisposti, diversi strumenti di robotica, da Blue-Bot a Bee-Bot, da Codey Rocky a Sphero, da Dash a Scratch. “Alcuni – affermano dall’Istituto – hanno predisposto, su reticoli, i disegni dei luoghi frequentati nel paese di appartenenza realizzando percorsi prima sul quaderno e poi in palestra; altri hanno scoperto i loro diritti su una mappa da loro creata, sulla quale sono state collocate le impronte delle loro mani con ognuna riportante un diritto, i bambini hanno programmato fino al raggiungimento del diritto indicato. Inoltre hanno usato l’applicazione Blockly.games divertendosi a programmare percorsi ed a verificarli alla lim; con ‘Minecraft viaggio acquatico’ della piattaforma Programma il Futuro, hanno messo alla prova la loro creatività e le loro competenze di problem solving per esplorare e costruire mondi sottomarini. Attraverso la programmazione dei robots in dotazione, hanno eseguito anche percorsi finalizzati sia alla scoperta dell’importanza di raccogliere i rifiuti in contenitori diversi per poi riciclarli, sia alla scoperta dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 ricostruendo le storie a loro abbinate. La scuola è diventata una ludorobotica. Gli alunni più piccoli hanno avuto il primo approccio con Sphero e di Dash, divertendosi e scoprendo le funzionalità, dal movimento al cambio del colore e alla registrazione della voce elaborando animazioni e storie interattive alla LIM con Scratch. I più grandi hanno programmato e usato con disinvoltura i robots per completare labirinti realizzati da loro con regole ben precise e penalità da pagare in caso di errore durante la gara ‘presentandoli’ ai più piccini”.
Per la Settimana della Robotica le Scuole Secondarie di I e II grado hanno organizzato attività laboratoriali di gruppo per lo sviluppo del problem solving, perché “progettando, costruendo, sbagliando e riprovando – sottolineano dalla scuola – si impara a capire che l’errore è la molla per imparare sempre meglio, soprattutto quando si lavora in modo cooperativo. Gli alunni hanno usato l’applicazione Blockly, il robot Dash e Scratch. Alcuni alunni hanno progettato su carta dei percorsi, misurato lunghezze e angoli, trasformato tutto in algoritmi e programmato Dash in modo da disegnare sul pavimento il percorso iniziale. Altri hanno creato un videogioco con Scratch”.
“La Robotica Educativa – sostengono – se ben inserita e adattata ai percorsi e ai progetti trasversali e interdisciplinari, diventa un grande strumento di apprendimento e di inclusione perché coinvolge, motiva ed incuriosisce. La scuola diventa ‘attiva’ e ‘laboratoriale’ dove l’alunno apprende facendo e giocando”.