Con la prima seduta del consiglio comunale è iniziato ufficialmente il Menna-bis. Nell’aula Giuseppe Vennitti di Palazzo di Città si è riunita l’assise civica, alla presenza del Prefetto di Chieti Armando Forgione, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni del territorio. Consiglio diviso in due parti, con la mattinata dedicata alla convalida degli eletti e al giuramento del Sindaco Francesco Menna. Poi, nel pomeriggio, sarà il momento dell’elezione del presidente del consiglio, con il designato Marco Marchesani pronto ad assumere la guida dei lavori in aula, dei due vice e della commissione elettorale.
Nel suo discorso di insediamento Menna ha ricordato l’inizio della sua esperienza alla guida della città. “Quando, l’8 luglio 2016, prestavo questo stesso giuramento come piu? giovane Sindaco che Vasto abbia mai avuto, sapevo che il ruolo mi avrebbe imposto studio, presenza, capillarita? nella gestione dei dossier e delle molteplici questioni che riempiono la quotidianita? amministrativa. Non mi era chiaro che c’era una sola strada per farlo al meglio delle mie energie e capacita?: scegliere come punto di partenza e di arrivo ogni persona che si metteva lungo il cammino, portatrice di un valore unico ed irripetibile, e quindi degna di una prossimita? che faccia percepire l’intera comunita? partecipe di quella singola esistenza”.
Menna, che ha ricordato anche Luciano Lapenna, “padre di tante generazioni di politici di questo territorio”, si rivolge a tutti i consiglieri, ricordando che “come amministratori della nostra Vasto abbiamo il dovere di dimostrare, con armonia di intenti, dentro e fuori quest’aula, al di la? della legittima contrapposizione di diverse posizioni politiche, che l’altro e? solo l’altra faccia di noi stessi e che vale la pena, sempre, uscire dalle nostre certezze, per metterci in discussione ed andare ad incontrarlo“.
Con l’avvio del nuovo quinquennio amministrativo inizia “per la nostra Citta?, un nuovo capitolo, una storia di impegno, di passione, di dedizione, che ciascun consigliere comunale contribuira? a scrivere, mirando sempre all’unico interesse di servire il bene comune. A tutti l’augurio di sentirci legati da una stessa responsabilita? verso quanti siamo stati democraticamente chiamati a rappresentare: un grande onore che poggia su delicati ed ambiziosi oneri, perche? nessun obiettivo puo? essere colto senza fatica e ambizioso lavoro di squadra”.
A chiudere la prima parte della seduta è il Prefetto di Chieti Armando Forgione. “Oggi candidarsi a sindaco è una prova di grande coraggio. Al sindaco viene chiesto qualcosa che va oltre il solo amministrare la cosa pubblica. L’avete visto, quando siamo stati chiamati tutti a grande responsabilità durante la pandemia, il sindaco è stato chiamato al fondamentale ruolo che ha come massima autorità sanitaria locale”. Forgione esprime “apprezzamento al sindaco e a tutti quelli che hanno avuto il mandato per essere in consiglio, sia in maggioranza che minoranza”.
Il Prefetto sottolinea come si trovi ad operare in “una Provincia in cui la presenza dei Sindaci è molto forte. Per questo dico grazie a loro e al grande sforzo che hanno posto in essere per contrastare la pandemia, prima con la campagna dei tamponi, ora con quella vaccinale”. I mesi passati “hanno permesso di far comprendere solo che attraverso impegno, coesione, lavoro di squadra si possono vincere le sfide. I Comuni non sono più entità isolate, non c’è più spazio per le contrapposizioni di un tempo, per il campanilismo“.
Nell’inizio del nuovo mandato amministrativo per Vasto bisogna avere la consapevolezza che “con i fondi in arrivo bisognerà avere le idee chiare per spendere le risorse. Questo non può essere fatto se non c’è la giusta coesione. Non penso di dover insegnare niente a nessuno dicendo che il ruolo della minoranza sarà ancora più importante nel momento in cui ci sarà da dare buoni consigli, suggerire buone pratiche e far venire le idee che magari non sono proprie della maggioranza. Quella è la coesione, dobbiamo essere indirizzati verso un unico cammino perché penso che tutti i presenti abbiano come minimo comune denominatore il bene di Vasto. Ci saranno discussioni, confronti di idee, l’importante è che non ci si fossilizzi su posizioni che non portano al bene comune”.