Conto alla rovescia per le elezioni del 3 e 4 ottobre in cui i vastesi saranno chiamati a scegliere il loro nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Oggi, venerdì 1 ottobre, è l’ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio in vista dell’apertura delle urne. I sei candidati a sindaco, alla guida di 22 liste, faranno gli ultimi appelli al voto. Nelk corso della giornata aggiorneremo con gli appuntamenti in piazza di Dina Carinci (già svolto ieri sera), Anna Rita Carugno (solo con un ultimo appello al voto), Francesco Menna (19 piazza Pudente), Alessandra Notaro (19 piazza Rossetti e 21 Vasto Marina), Angela Pennetta (20.30 piazza Pudente), Guido Giangiacomo (20.30 piazza Rossetti).
Dina Carinci
Mancanza di coraggio, paura, passione e coraggio. Si snoda su quattro concetti fondamentali l’appuntamento in piazza Rossetti di Dina Carinci, candidata a sindaco della coalizione con Movimento 5 Stelle, ChiAma Vasto e Vasto d’Amare. Ha scelto di anticipare di un giorno, rispetto ai tradizionali appuntamenti di chiusura della campagna elettorale, il comizio in piazza [LE FOTO] “per mostrare quello che sono e il percorso di crescita, politico e personale, fatto in questi anni di consiglio comunale”. Carinci parla del “desiderio forte di fare qualcosa di buono per la città. Vogliamo coinvolgere i cittadini nella governance della città e ingegnarci perché questa città possa cambiare”. Sul palco salgono i candidati delle tre liste. “Siamo partiti durante il lockdown con 13 incontri di quartiere online per raccogliere dai vastesi le proposte per il nostro programma che, possiamo dirlo, è davvero condiviso. Abbiamo scelto come target i quartieri perché vi troviamo rappresentate tutte le categorie di persone. Nel nostro programma abbiamo scritto di voler affidare ogni quartiere di Vasto a un consigliere. Un’idea che anche altri poi ci hanno copiato”. Con Marco Gallo ha condiviso cinque anni di opposizione “in cui ogni cosa che ho detto è stata sempre suffragata dalle carte. Chi oggi si propone come il sindaco di tutti ci ha dato dei bugiardi per aver spiegato alla città dei 44 milioni di debiti e dei 16 milioni di disavanzo. Ma ogni cosa che abbiamo detto è stata sempre basata sullo studio dei documenti, noi un bilancio lo sappiamo leggere e interpretare”. E poi i quattro punti, partendo dalla “mancanza di coraggio, quella delle tante persone che ho sentito lamentarsi delle cose che non vanno, poi adeguarsi e infine accodarsi”. E poi c’è la “paura che ha indotto alcuni a mettere in atto strategie portando ad una campagna elettorale sleale. Noi siamo stati corretti, facendo una campagna pulita e onesta. Facciamo paura perché in Comune siamo scomodi, siamo gli unici che vannno a guardare le carte”. La passione “è quella che ci metto io, che ci mettono i nostri portavoce e quelli che chiamo i miei ragazzi”. E infine il coraggio. “Abbiate il coraggio – dice Carinci ai cittadini presenti in piazza – di favorire il cambiamento. Siate voi stessi il cambiamento”.
Anna Rita Carugno
“Quando mi rapporto con chi non ha voce, con chi e? indifeso, con chi spera di essere rappresentato, con chi come me affronta tutti i giorni battaglie contro la malattia e l?indifferenza, sento il bisogno di trovare una soluzione al malessere che opprime la sua anima e la mia, sebbene ad alcuni possa risultare ridicolo e dispendioso”. Anna Rita Carugno, candidata a sindaco del Movimento Ora rispetto per tutti gli animali, non chiude la sua campagna per le amministrative con un comizio ma affida alle sue parole il compito di fare sintesi di questo percorso verso le urne. “Con questa esperienza mi sono resa conto che pero? fare Politica non ha confini. La professione politica di una amante della natura non ha gabbie se non buonsenso e educazione. Vede e affronta i problemi con un’ottica diversa slegata dai dettami di un clientelismo di parte. Da persona libera posso valutare e decidere ascoltando la mia coscienza, posso coinvolgere esperti per coadiuvare le mie decisioni nella gestione del bene piu? importante che dei visionari decidano di affidarmi la loro fiducia”. Per la candidata Carugno “essere zoofila oltretutto ha un’altra missione: aumentare la quantita? di felicita? e diminuire la sofferenza complessiva del sistema mondo. In fondo tutti vivono per uno scopo che puo? avere mille sfumature ma che si sintetizza in un unico vivace colore. Il raggiungimento della felicita? e? la massima aspirazione di qualsiasi essere vivente. L’essere consapevoli di una superiorita? intellettiva rende noi uomini i veri responsabili di questo sogno e i fautori di tutto cio? che lo circonda. Il mio obiettivo e? dimostrare che ci vuole compassione verso i propri simili, verso tutti gli esseri senzienti, verso tutti i tesori che crediamo siano nostri ma che nella realta? ci sono stati donati in prestito. Il mondo che vorrei dovrebbe tornare a mettere in primo piano la dignita?, l?onesta?, l?educazione, il rispetto. Senza queste fondamenta, l?effimera professionalita? si limiterebbe a saziare se stessa dimenticando le esigenze altrui. Alla dichiarazione della mia amica e sorella Concetta Costanzo io ci metto la faccia, aggiungerei che io e tutta la mia squadra ci mettiamo coraggio, lavoro, passione e volonta? e forse per questo motivo il cielo di tutti potra? essere un pochino piu? blu“.
Francesco Menna
È Luciano D’Alfonso ad aprire il comizio di chiusura della campagna elettorale di Francesco Menna, sindaco uscente e candidato alla giuda della coalizione con Avanti Vasto, Moderati per Vasto, Città Virtuosa, Filo Comune, Futuro e sviluppo per Vasto, Sinistra per Vasto e Partito democratico [LE FOTO]. L’ex presidente della Regione Abruzzo promette il suo impegno “affinché una buona parte dei 3 miliardi di euro previsti per l’Abruzzo dal Pnrr arrivi a Vasto”, e sottolinea: “Possono arrivare anche cento milioni”.
Sul palco, Francesco Menna cita le opere ultimate e sottolinea la realizzazione “del Polo bibliotecario Mattioli, mentre la Regione non riapre la biblioteca del Centro servizi culturali”. E, tra gli obiettivi raggiunti, ricorda “i tre milioni ottenuti per la ristrutturazione dell’ex asilo Della Penna”.
“Vasto è la città del decoro – aggiunge – la città delle tre bandiere: blu delle acque pulite, verde delle spiagge a misura di bambino, gialla per le piste ciclabili. È la città dell’ambiente, la città delle riserve, della Via verde”. Il sindaco uscente rivendica l’impegno della sua amministrazione per le periferie: “Mai così tanta attenzione alle periferie, con le comunità che mai si sono sentite tanto coinvolte”. E, rivolgendosi a chi specula su una sua possibile candidatura al Consiglio Regionale assicura: “Se verrò rieletto, e sono sicuro di essere rieletto grazie al vostro amore, resterò sindaco per altri 1800 giorni“. E chiude con una sua personale previsione: “Grazie a tutti quanti voi, vinceremo al primo turno”.
Alessandra Notaro
Chiusura di campagna elettorale per Alessandra Notaro, alla guida della coalizione con La Buona Stagione, Vasto in Azione, Per Vasto e Vasto 5.0 [LE FOTO]. Ad aprire l’incontro, presentato da Davide D’Alessandro, sono i capolista Massimiliano Zocaro, Maria Amato, Nino Fuiano e Alessandra Cappa. Poi è la volta della candidata a sindaco che ricorda come “siamo partiti con il nostro progetto facendo un’analisi della situazione attuale che ci racconta di un territorio isolato. In questo percorso ho incontrato grandi competenze che ci hanno allargato la visione”. Dopo le parole di affetto per la sua famiglia ci sono quelle “per la mia squadra. Ringrazio chi ci ha messo la faccia e il cuore accogliendo la sfida che abbiamo proposto loro”. C’è la critica all’amministrazione uscente. “In questi ultimi 60 giorni Vasto è stata violentata da quintali di asfalto, promesse di posti di lavoro e tutto quanto non è stato fatto in cinque anni. Hanno passato cinque anni a rincorrere le emergenze e non sono riusciti ad attrarre risorse”. Notaro poi parla del “programma e progetto politico che che segue due direttrici: innovazione e sviluppo sostenibile, bellezza e cura”. Parla poi di temi quali decoro urbano, sanità, sicurezza e commercio. “In questi mesi vi abbiamo presentato una città dinamica, sostenibile e solidale”. Stigmatizza “chi vi ha parlato di un voto utile. Ma utile a cosa? È solo un’espressione di paura e un’offesa alla libertà dei cittadini”. Chiude ricordando che “abbiamo un appuntamento con il futuro. Ci siamo impegnati e ci impegneremo per cambiare il volto di questa città. Siamo noi l’unica vera novità“.
Angela Pennetta
“Non siamo usciti dal cilindro pochi mesi prima delle elezioni”. Ci tiene a ricordarlo Angela Pennetta, candidata a sindaco per L’Arcobaleno e l’Orizzonte è Vasto, nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale [LE FOTO]. “Siamo scesi in piazza senza aver paura di niente e di nessuno”, sottolinea ricordando le battaglie fatte per la salvezza del tribunale. E rivendica le iniziative realizzate durante i mesi della pandemia: “Bisogna fare del bene a chi è in difficoltà, non fare le tessere. Ci hanno detto che lo facevamo perché ci saremmo candidati. E quindi? Noi ci siamo sostituiti ai servizi sociali, totalmente assenti”, e le proposte sull’emergenza cinghiali e su Punta Penna: “Cinghiali? Abbiamo organizzato una raccolta di firme e chiesto l’abbattimento selettivo. Ieri il sindaco ha emanato l’ordinanza in tal senso dopo che i cinghiali avevano devastato tutto. Solo noi a Punta Penna abbiamo detto che non vogliamo industrie inquinanti”. Uno sguardo anche a Vasto Marina che “non deve essere il bancomat di Vasto per i mesi di luglio e agosto” e una proposta sul semaforo della discordia che, dice, “ha fatto piangere tante famiglie vastesi. Va eliminato – sostiene – e va fatta una rotatoria.
Non risparmia le critiche al sindaco uscente e ai suoi avversari nella corsa allo scranno più importante del Municipio: “Giangiacomo, già candidato sindaco nel 2006, siede in consiglio comunale dal 1998 e ha avuto il coraggio di impostare la campagna elettorale sul cambiamento. Notaro commissariata da un lato da Tagliente e dall’altro dalla sinistra. L’amministrazione sarà Tagliente-Pollutri. Carinci, il M5S voleva fare la rivoluzione invece si è normalizzato. Menna schiera un esercito di candidati sfruttati e poi abbandonati come nel 2016”.
“Gli unici veramente civici siamo noi – afferma – siamo liberi perché non abbiamo pupari al fianco o sopra di noi. Gli altri candidati sindaci sono sostenuti da famiglie che hanno precisi interessi economici”. E chiude il suo intervento con un appello al pubblico e agli elettori: tornare a votare e scegliere il voto disgiunto per chi ha parenti candidati consiglieri in altre liste.
Guido Giangiacomo
Si apre con l’inno di Mameli il comizio di Guido Giangiacomo in piazza Rossetti [LE FOTO]. Il primo a salire sul palco è il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “La città di Vasto ha la grande occasione di cambiare per ripartire, è l’occasione giusta per farlo”, dice citando lo slogan scelto per la campagna elettorale. Poi l’affondo, “come quelli del centrosinistra se ne sono andati dalla Regione così se ne devono andare via da Vasto”. Guido Giangiacomo sale sul palco accompagnato da tante bandiere delle liste che lo sostengono. E tutto il suo intervento è tradotto nel linguaggio dei segni “perché vogliamo che tutti abbiano la possibilità di ascoltare le nostre proposte”. Ci sono le parole di gratitudine “a tutti i candidati. Oggi questa piazza è piena, se si è creato tutto questo entusiasmo il merito è vostro. Questa è una squadra e le squadre solitamente vincono. Con gli uomini soli al comando si ha magari un successo effimero ma poi cade tutto. Vi faccio una promessa solenne, tutti i componenti della squadra saranno sempre coinvolti”. Poi c’è l’attacco all’amministrazione uscente. “Menna è un sindaco last minute. Ha creato problemi per far finta di risolverli. Questa è una battaglia per liberare la città da una schiavitù che dura da 5 anni”. Giangiacomo snocciola una serie di questioni che hanno “portato la città a vivere nell’incertezza. Oggi in questa città c’è chi vive nella paura. Ma il fatto più grave è che esistono cittadini di serie A e di serie B. Per questo dovete scegliere se continuare 5 anni con Menna o aprire Vasto a un nuovo futuro per far sognare i nostri cittadini e dare a Vasto una nuova pagina che deve vederci tutto insieme”. E poi l’appello: “Non lasciateci soli, siate voi quella parte di cambiamento che ci consentirà di ripartire“.