“La nostra vittoria al primo turno non è un’ipotesi peregrina”. Guido Giangiacomo, candidato sindaco del centrodestra a Vasto, suona la carica durante la presentazione della lista di Forza Italia.
“Il sindaco Menna – attacca – da 45 giorni è in silenzio perché ha paura. Ha fatto liste piene di candidati riempilista per far eleggere un solo assessore. Ci saranno assessori che tra cinque anni avranno ottant’anni. Rispetto a cinque anni fa, Menna non può dare nemmeno una parvenza di ringiovanimento perché ora i giovani sono qui. Se Menna ha sette liste, io ne ho quindici, perché al ballottaggio tutti appoggeranno me. Siamo partiti tardi? No, loro sono partiti troppo presto, sono spompati. Al ballottaggio, se ci sarà, noi apriremo un dialogo con liste significative. Non ho interlocutori privilegiati. C’è un denominatore comune con le altre liste che si presentano contro Menna, ma cercherò un dialogo con coloro che hanno i nostri stessi valori”.
Giangiacomo è duro con Alessandro d’Elisa, che ha lasciato il centrodestra per fondare la lista Moderati per Vasto a sostegno del sindaco uscente, Francesco Menna: “Fino a una settimana prima, aveva firmato ogni documento del centrodestra. Ora non solo è passato con Menna, ma gli fa da segretario facendo anche una lista”.
Invece definisce amici i due consiglieri comunali che non si ricandidano col centrosinistra: Nicola Tiberio e Vincenzo Sputore.
Tiberio ha aderito alla lista della Lega, ma “è stato sempre corretto votando lealmente in Consiglio comunale con la maggioranza pur mostrando malessere. Ma i consiglieri comunali non hanno vincolo di mandato”. Vincenzo Sputore non si ricandida affatto. Secondo Giangiacomo, “Sputore rappresenta una grande sconfitta personale di Menna. Sputore, mio carissimo amico fin dai tempi in cui eravamo assessori nell’amministrazione Pietrocola, ha certificato il fallimento di Menna”.
A presentare la lista c’è lo stato maggiore regionale del partito: i coordinatori regionale e provinciale, Nazario Pagano e Daniele D’Amario, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il consigliere regionale Mauro Febbo.
A fare gli onori di casa è il coordinatore cittadino, Antonio Monteodorisio, che chiama uno a uno i 24 candidati, accolti dall’applauso dei loro colleghi di partito, e auspica che “la città torni a essere capofila di questo territorio”, perché “credo che Vasto abbia perso il passo rispetto alle città limitrofe”. L’obiettivo dei forzisti e del centrodestra è “dare una svolta a questa città ferma da anni”.
“Forza Italia – afferma Pagano – deve continuare a rappresentare l’asse portante dell’intero centrodestra” e “Vasto ha bisogno di una persona come Guido”.
Sospiri è convinto che il centrodestra vincerà: “Vasto è una città bellissima che arretra sempre di più dal suo ruolo. Il centrodestra si aspetta una vittoria a Vasto, anche al primo turno”, perché gli attuali amministratori di centrosinistra “hanno dimostrato di non saper risolvere i problemi. Adesso tocca a noi”.
D’Amario, che è assessore regionale ad Attività produttive, Turismo, Cultura e Spettacoli, assicura: “Saremo vicini a Guido, che potrà contare su di noi per l’amministrazione di Vasto, città che, con il suo porto, è importante per l’intera regione”.
Ospedale, porto, Zona economica speciale e carenza idrica: questi sono “i quattro problemi che risolveremo nei primi cento giorni”, annuncia Febbo. “Io e Sospiri abbiamo condotto tre anni di battaglie per difendere l’ospedale di Vasto invece del sindaco Menna che faceva il portaborse dell’assessore regionale (Silvio Paolucci, n.d.r.). Se c’è la possibilità concreta di fare l’ospedale, è per le battaglie mie e di Sospiri”. Su porto e sviluppo economico, Febbo attacca ancora l’amministrazione comunale, che “non ha presentato le carte per essere inserita nella Zes”, la Zona economica speciale. Infine, l’annosa carenza idrica: “Si può fare turismo – chiede – in una città in cui manca l’acqua?”.