“La famiglia del centrodestra è una”. Guido Giangiacomo cerca di costruire un ponte con quel pezzo di coalizione che è andato altrove. Il candidato a sindaco di Vasto della coaluzione composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e Cambiamo pensa probabilmente a una riunificazione al ballottaggio. Ma intanto c’è il primo turno, le cui date ufficiali sono il 3 e il 4 ottobre. La campagna elettorale entra nel vivo con l’arrivo a Pollutri, alla casina del Bosco di don Venanzio, della ministra per le Disabilità, Erika Stefani, impegnata in un tour abruzzese che l’ha portata prima a Montesilvano, Francavilla al Mare e Lanciano e poi, in conclusione della giornata, nel Vastese per incontrare le associazioni che assistono i disabili e per sostenere il centrodestra nella battaglia elettorale di Vasto.
“Abbiamo sempre pensato che le decisioni si prendano insieme”, dice la titolare della delega alle Disabilità del governo Draghi. Punta sul senso du appartenentenza, “l’orgoglio di poter difendere la tua terra”. “Facciamo una scelta. La più grande arma che abbiamo è il voto. La scelta del sindaco non è banale. Il primo grande partito è quello dei sindaci, che sono i primi ad affrontare le problematiche, lo abbiamo visto anche con l’emergenza Covid. Non puoi affidarti a un incompetente”.
Sabrina Bocchino liquida in poche parole l’amministrazione comunale di centrosinistra: “Il sindaco Menna non si può dire che abbia fatto male, semplicemente perché non ha fatto niente”.
“Il centrodestra è uno, la Lega è una, Fratelli d’Italia è una”, scandisce il segretario regionale leghista, Luigi D’Eramo, riferendosi alla fioriuscita del gruppo che fa capo alla consigliera comunale Alessandra Cappa e all’ex sindaco Giuseppe Tagliente, che si sono accordati con Alessandra Notaro e la sua coalizione civica. Poi D’Eramo lancia un messaggio rivolto a Menna e all’amministrazione uscente: “Sul gioco finalizzato a contattare i nostri candidati stiamo passando dall’indifferenza alla sopportazione. Non vorrei passare al terzo gradino, quello della guerra politica, perché avremmo anche le prove documentali. Di centrodestra ce n’è uno ed è quello di Guido Giangiacomo”. E l’aspirante sindaco riprende questo concetto: “Il centrodestra è una famiglia che non si farà la guerra. Una famiglia che non è mai stata così ampia”, afferma l’esponente di Forza Italia. “Abbiamo due mesi di campagna elettorale, non siamo in ritardo. Siamo nel posto giusto al momento giusto. In questi giorni stiamo vedendo l’effetto valanga che sta assumendo la nostra campagna elettorale”. L’ammministrazione uscente “si limita negli ultimi giorni a chiamare imprenditori e cittadini per promettere ciò che non è riuscita a fare in quattordici anni”.
La ministra ha poi incontrato alcune associazioni che operano nel settore della disabilità. Ecco l’intervista che ha rilasciato al termine dell’iniziativa.