Con gli ultimi focolai ancora attivi, il giorno dopo la domenica infernale che ha colpito la costa dei trabocchi, è il tempo della conta dei danni che si preannuncia pesantissima.
Quasi tutti i Comuni costieri hanno avuto i propri territori percorsi dalle fiamme; in diversi casi le fiamme sono arrivate sul tracciato della Via Verde. Questa mattina un canadair sta operando su Fossacesia e Rocca San Giovanni per bonificare gli ultimi tratti. A Fossacesia è provvisoriamente chiusa per incendio la Statale 652.
Tra le zone più colpite c’è la pineta di Vallevò a Rocca San Giovanni. Qui ieri mattina i volontari di Nuovo Senso Civico avevano ripulito l’area a nord per evitare gli incendi. Le fiamme sono partite circa un’ora dopo la fine degli interventi, come racconta il presidente dell’associazione Alessandro Lanci: “Fino alle ore 13 di ieri abbiamo lavorato per la messa in sicurezza dagli incendi. Quello di ieri è stato il terzo intervento in un mese. Hanno partecipato circa 30 persone con i propri mezzi, tutti volontari di Vallevò e di Nuovo Senso Civico, con il coordinamento del Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali di Chieti. Un lavoro durissimo dalle 4 del mattino portato avanti con determinazione con la paura di fare presto prima che accadesse qualcosa di grave. Dopo poco più di un’ora dal nostro lavoro i piromani sono entrati in azione”.
Su quanto accaduto ieri, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo ha così commentato: “È una tragedia immane, una domenica che non dimenticheremo mai. La nostra Costa dei Trabocchi con tutti i comuni interessati… vedere le tante bellezze d’Abruzzo e le spiagge della regione verde d’Europa così violentate dal fuoco è devastante. Questa emergenza nazionale deve essere affrontata dal Governo con i mezzi e gli strumenti con cui si fronteggia una calamità di questa portata. Fa male tanto male. Ma anche questa volta l’Abruzzo si rialzerà”.
Conseguenze gravi anche a Ortona dove le fiamme hanno intaccato gran parte delle aree verdi della città. I roghi sono partiti nel primo pomeriggio, come nel resto della costa, e hanno coinvolto le contrade di Villa Santa Lucia, Torre de Pizzis, Villa Grande, San Donato e Ciampino; distrutta la riserva naturale regionale di Acquabella lambendo le gallerie sottostanti.
a causa di diversi roghi propagatisi a partire dal primo pomeriggio, intorno alle ore 13.00, nelle contrade di Villa Santa Lucia, Torre de Pizzis, Villa Grande, San Donato e Ciampino. Le squadre dei vigili del fuoco hanno cercato di arginare le fiamme, alimentate dal forte vento caldo, con l’aiuto di volontari, residenti e amministratori. In fiamme vigneti, querce e ulivi. A fuoco anche il colle di San Donato, sovrastante il lido Saraceni, con le fiamme che hanno divorato la riserva regionale lambendo le gallerie sottostanti. In fiamme anche il fosso Peticcio e parte del fosso Ciavocco con le fiamme che stanno lambendo le abitazioni. L’amministrazione del sindaco, Leo Castiglione, ha richiesto l ‘intervento dei mezzi aerei per arginare il rogo del colle San Donato in propagazione verso il colle di Costantinopoli. Non si esclude l evacuazione di alcune abitazioni. Il fumo nero visibile da chilometri ha oscurato il cielo di un pomeriggio da dimentincare.
Ingenti i danni anche in Molise dove è stata praticamente cancellata la pineta di Campomarino.
A Monteodorisio le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 4 del mattino. A notte fonda sono terminati gli interventi anche a Casalbordino dove, durante le operazioni di spegnimento, un’autobotte dei vigili del fuoco è stata completamente distrutta dalle fiamme.