Ventuno artisti, 11 donne e 10 uomini, numero scelto con un pizzico di scaramanzia per “esorcizzare quel 20 legato al ricordo della pandemia, e andare avanti”. Si è aperta ieri “Punto Zero. Identità sospese”, edizione numero 54 del Premio Vasto che dà “voce all’arte realizzata durante il lockdown”.
“Il punto zero – spiega il curatore della mostra, Piernicola Maria Di Iorio – rappresenta il momento esatto in cui finisce qualcosa e ne comincia un’altra, c’è un prima e un dopo, e il ‘dopo’ non sarà più lo stesso. Abbiamo pensato che a distanza di un anno, consapevoli di quel che c’è stato e forse anche di quel che ci sarà, fosse arrivato il momento per raccontare ciò che è successo l’anno scorso, prima di tornare ad essere fagocitati dalla normalità, dalla routine, dal quotidiano. La mostra vuole dar voce all’arte realizzata durante il lockdown – sottolinea Di Iorio -. Gli artisti, come tutti noi, sono stati costretti a fermarsi, senza avere la possibilità di proseguire il lavoro, di avere legami con le gallerie, con le mostre da organizzare, ed è venuto proprio a mancare il rapporto umano, sociale. Ognuno di noi è stato costretto a trovare uno spazio definito, una ‘comfort zone’ e nel caso degli artisti, dopo un momento di alienazione, l’arte ha preso delle vie differenti. A distanza di più di un anno, oggi siamo qui a vedere questo processo evolutivo che vive di quelle mancanze e che da quelle mancanze ha creato qualcosa in più“.
Da Alici a Merola, dalla vastese Bolmini a Losvizzero, una mostra di lavori di giovani artisti (l’età va dai 30 ai 45 anni) organizzata, afferma il curatore, “senza dare un tema a questi ragazzi, ma chiedendoci cosa fosse accaduto loro durante il lockdown. Siamo riusciti a sviluppare questa nuova edizione con l’obiettivo di entrare nella sfera personale degli artisti, prendendo però in considerazione anche la tradizione pittorica e figurativa del Premio Vasto, che lo contraddistingue da altri premi. Nella mostra non ci sono soltanto quadri, ma installazioni, sculture, disegni, acquerelli, organizzati nel totale rispetto della tradizione del Premio e della devozione rispetto al Palazzo: un lavoro pensato come un contenuto all’altezza di ciò che è la storia del contenitore“.
Prima del taglio del nastro, affidato al sindaco e ad una giovanissima “assistente”, nei giardini di Palazzo D’Avalos, alla voce di Piernicola Maria Di Iorio, che ha colto l’occasione per “ringraziare Bruno Scafetta, Daniela Madonna, Michele Saraceni, gli artisti e le persone che terranno aperto lo spazio espositivo”, si sono aggiunte anche quelle del presidente del Premio, Alfredo Bontempo, del sindaco Francesco Menna e del vicesindaco e assessore alla Cultura Giuseppe Forte.
“Ringrazio in particolar modo l’amministrazione comunale di Vasto e anche la Regione Abruzzo che ha contribuito alla realizzazione di quest’edizione numero 54 – dichiara Bontempo -. Con la mostra di quest’anno abbiamo voluto riprendere il percorso espositivo vero e proprio, dopo la 53ª edizione che è stata quella di ‘chiusura’ del Premio, in cui abbiamo esposto tutte le opere che il comitato nell’arco di 54 anni ha messo da parte nello ‘scrigno’ della città”. Nell’intervento del sindaco non manca il ricordo di Roberto Bontempo, ideatore della rassegna: “Una manifestazione che arriva ad un’età importante creata da un personaggio importante al quale qualche giorno fa abbiamo dedicato anche una sala all’interno del Palazzo D’Avalos che, da qualche mese, ha la missione di essere un grandissimo contenitore di arte, di pittura, di fotografia, di tutto ciò che è espressione umana. Ringrazio gli amministratori, l’ufficio Cultura, gli sponsor che hanno reso possibile l’organizzazione di questa edizione e Alfredo Bontempo che con grande capacità ha preso in mano questa importante rassegna e la sta portando avanti egregiamente”. Soddisfazione da parte dell’assessore Forte per la presenza di un folto pubblico all’inaugurazione della mostra. “Un evento culturale molto importante per la nostra città, 54 edizioni non sono poche, e Vasto è seconda soltanto alla Biennale di Venezia. Quest’anno per fortuna c’è stata un’apertura anche da parte della Regione Abruzzo che ha capito l’importanza del Premio Vasto, una collaborazione che spero possa continuare. Abbiamo scelto un curatore giovane perché vogliamo che questa rassegna continui ad essere sempre più dinamica e giovane.
Nella prima visita all’esposizione, abbiamo incontrato Beatrice Alici, giovane artista veneziana di 28 anni, autrice dei dipinti “Generazione di streghe”, una serie di quadri, ancora in corso, realizzata un anno dopo il lockdown. “In generale lavoro sulla figura della donna – spiega – quello che mi interessa è portare l’attenzione sui lati della figura femminile che meno ci aspettiamo. Seguo molte attiviste femministe sui social e, prendendo spunto da Morgana, un podcast di Michela Murgia che tratta la figura della donna da un punto di vista non convenzionale, è nata anche la riflessione sulla strega, sul lato oscuro della femminilità. Ogni quadro parte da un’idea, da un’immagine, e ognuno tratta temi diversi. Ad esempio, tra quelli che ho portato al Premio e che sono caratterizzati da colori molto scuri perché realizzati in inverno, ce n’è uno che tratta il tema della prima mestruazione che è il punto in cui la vita di una donna inizia a cambiare e che, anche culturalmente, la pone in una dimensione diversa da quella legata all’infanzia. In questa serie ho riflettuto anche sulle eroine femminili, per sottolineare l’importanza del concetto che tutte noi possiamo essere delle eroine, pur partendo dal nulla. Probabilmente siamo ancora molto legati all’idea che la maggior parte degli eroi sono sempre uomini, ed è importante evidenziare il concetto che esistono anche figure di eroine femminili”.
L’esposizione, con ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico da venerdì 30 luglio a domenica 31 ottobre, con i seguenti orari:
Luglio e agosto – dalle 10 alle 13 e dalle 18 a mezzanotte
Settembre – dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 (chiuso il lunedì)
Ottobre – martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12; venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 a dalle 16 alle 19.
Per informazioni:
Sito internet – Premio Vasto
Mail – [email protected]
Telefono – 0873 367773