È stato il professor Leonardo Becchetti l’ospite della terza serata ai giardini di palazzo D’Avalos del festival Maestri Fuori Classe. L’economista italiano ha dato diversi spunti di riflessione ai partecipanti partendo da un concetto, quello della generatività, cruciale nel suo pensiero. Da qui il passaggio sul mondo dei giovani e del lavoro sul tema della “felicità”. “Hai un problema se senti che la tua vita non ha un significato. Puoi avere un reddito, salute e istruzione, ma se non hai uno scopo non sei felice“. C’è il richiamo a quella “scintilla” che accende la vita di passione per dare la necessaria motivazione allo sforzo.
Ecco che emerge la necessità di “costruire società felici e generative. La generatività oggi la misuriamo, non è un concetto astratto”. Oggi è nata anche la “finanza generativa. Imprenditori sempre più ambiziosi guardano, oltre che al profitto, all’ambiente, alla responsabilità sociale nella pienezza del suo senso”.
È forte il richiamo al potere dei cittadini nell’indirizzare i mercati. “Siamo noi che consumiamo, siamo noi che risparmiamo, che scegliamo di premiare con l’acquisto prodotti sostenibili. Le aziende fanno quello che gli dicono i consumatori. Per questo i cittadini devono divenire consapevoli del loro potere”.
L’economia civile, secondo Becchetti, ci dice che “non esistono problemi insormontabili”, a patto che si operi a quattro mani, con “meccanismi di mercato, cittadinanza attiva, imprese responsabili e istituzioni”. Da qui l’invito a “scendere in campo insieme”.
Questa sera proseguono gli incontri ai Giardini d’Avalos. Ospite di Maestri Fuori Classe sarà la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio.