Nella giornata Mondiale dei Diritti dei bambini e nella Giornata Internazionale per l’eliminazione di ogni tipo di violenza, gli insegnanti dell’Istituto Omnicomprensivo “G.Spataro” di Gissi e la dirigente scolastica Aida Marrone, hanno sensibilizzato le scolaresche alle problematiche sociali, soprattutto quelle inerenti all’infanzia e all’adolescenza.
I docenti delle Scuole primaria e infanzia di Liscia hanno coinvolto tutti gli alunni in diverse attività, sempre nel pieno adempimento e osservanza delle norme anti Covid. L’ “Abbraccio solidale”, tanto condiviso da tutti gli alunni per molti anni, quest’anno è stato sostituito da “Sguardi solidali” e “Mano destra sul cuore”, per gridare tutti insieme “No alla violenza, sì all’accoglienza!”, e “Ti sorrido con gli occhi!”.
Gli insegnanti della Scuola primaria di San Buono hanno proposto racconti, filmati, poesie e canzoni per sensibilizzare gli alunni alla cultura della non violenza perché, come diceva Giovanni Paolo II “la violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà e la vita delle persone”, che sono diritti inviolabili di ogni essere umano.
I bambini di Casalanguida hanno visionato un cartone animato e un video a tema, quindi hanno realizzato un cartellone con le impronte delle loro mani tinte di rosso, hanno rappresentato la violenza sulle donne con immagini toccanti e hanno espresso graficamente le loro riflessioni.
Gli alunni di Guilmi hanno svolto attività finalizzate a comprendere il valore del vivere in pace. Esplorando siti e video a tema, hanno espresso le loro idee ed i loro vissuti riguardo a situazioni di guerra e di pace. Successivamente si sono impegnati nel realizzare manufatti che rappresentano i loro pensieri. All’esterno della scuola, per sentirsi uniti, anche se distanti, hanno giocato con un grande paracadute ludico, con i colori dell’arcobaleno, da sempre simbolo di pace e nuova vita.
Gli alunni della Scuola primaria di Furci, invece, hanno meditato sull’importanza di rispettare, valorizzare e proteggere ogni essere umano, condannando ogni forma di violenza poiché “la violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto distruggitrice”, come sosteneva Benedetto Croce.
Gli alunni della Scuola Primaria di Gissi, nel rispetto delle restrizioni e delle misure di sicurezza, nel cortile della scuola hanno dato un abbraccio solidale e virtuale a tutte le donne vittime di violenza. Hanno dato voce alle mascherine: ogni alunno ha scritto sulla propria mascherina le parole chiave per costruire relazioni affettive positive. È stato realizzato un video dagli alunni di classe terza e quinta.
Nel plesso di Carpineto Sinello, gli insegnanti si sono soffermati sull’obiettivo n. 4 dell’Agenda 2030: Diritto all’Istruzione. Hanno spiegato agli alunni perché il 20 novembre del 1989 le Nazioni Unite hanno approvato un trattato chiamato “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”, delle varie organizzazioni internazionali quale l’UNICEF che si occupano di garantire a tutti i bambini pari opportunità. Dopo aver visionato filmati, svolte letture adatte alla loro tenera età, si è passati all’attuazione di locandine, disegni, scritti spontanei e pensieri inerenti al diritto allo studio, prendendo come esempio la forza di Malala Yousafzai, la bambina pakistana divenuta famosa proprio per aver fortemente voluto, anche a rischio della propria vita, tale diritto, tanto da portarla, nel 2014, a vincere il premio Nobel per la Pace. In questo periodo di grande affanno, nel quale è a rischio la frequenza scolastica, gli alunni hanno particolarmente recepito il significato profondo e innegabile del diritto allo studio, hanno attribuito alla scuola il ruolo imprescindibile di comunità fonte di apprendimento e crescita che permette a tutti i bambini di vivere in armonia, proteggersi, progredire e migliorare la propria e l’altrui vita.
“Una bambina, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo”
Ins. Mirella Moretta