Da qualche giorno è possibile ammirare nuovamente la lanterna del faro di Punta Penna. Sono infatti iniziate le operazioni di smontaggio dell’impalcatura che aveva ingabbiato la torre alta 70 metri che domina la piana di Pennaluce per i lavori di risanamento iniziati lo scorso anno [LEGGI]. Dopo l’interruzione del cantiere nel periodo dell’emergenza Covid-19, sono ripresi i lavori secondo il progetto dell’architetto Roberto Piva per il Provveditorato delle opere pubbliche.
Ora, con lo smontaggio dell’alta impalcatura – che verrà completato nei prossimi giorni – si possono vedere i cambiamenti rispetto al passato. La lanterna, che diffonde il suo fascio di luce fino a 25 miglia di distanza, ora ha una nuova vetrata, con dei vetri temperati da 8 mm, che ha sostituito quella vecchia e rovinata dall’effetto del tempo e degli agenti atmosferici. Nella foto è ben evidente la differenza tra la vetrata nuova (a sinistra) e quella vecchia (a destra) che permette di ammirare anche dal basso la lampada del faro.
[ads_dx]Nuove anche le ringhiere di protezione al camminamento esterno e la porta di uscita. È stata sostituita anche la gabbia di Faraday, che protegge il faro dalle scariche di fulmini. Anche l’esterno della torre è stato pitturato di bianco tornando così al suo splendore. Il faro di Punta Penna, oggi affidato alle cure del reggente Andrea Guida, è stato costruito nel 1906 ed è entrato in funzione nel 1912. Nel 1945 la sua ricostruzione dopo la distruzione durante la seconda guera mondiale.
Ora mancano da completare i lavori al tetto del caseggiato che è posto alla base del faro, al viale d’ingresso e alla recinzione esterna, operazioni che dovrebbero essere concluse nell’arco di 2-3 mesi. Poi sarà possibile tornare ad ammirare questo simbolo della città di Vasto, secondo faro più alto d’Italia dopo la Lanterna di Genova, in tutto il suo splendore.