Da Andrea D’Adamo, lettore di ZonaLocale.it, riceviamo e pubblichiamo:
“Passeggiando lungo la riserva purtroppo si può calpestare qualcosa di poco carino: una siringa da come potete ben notare dalla foto; fortunatamente non è successo, altrimenti il malcapitato avrebbe avuto seri problemi. Ancora una volta si torna a parlare di questo problema cui non si riesce a dare una soluzione.
Per prima cosa ci si chiede come mai la riserva non abbia controlli più ferrei e, in particolar modo, una pulizia migliore, perché non solo si trovano delle siringhe ma anche altro sulla spiaggia, come bottiglie di plastica e rifiuti di vario genere. Molto è nella coscienza di chi la frequenta, che dovrebbe imparare a rispettare l’ambiente dove si trova; però si potrebbe dotare la zona di più bidoni per l’immondizia, visto che i pochi che ci sono si trovano ad una distanza esagerata e quindi scoraggiano anche quelle poche persone che vorrebbero gettare anche una singola carta in un cestino.
Ancora da segnalare è un altro problema: la gente spesso e volentieri scavalca la recinzione che delimita la zona dunale. Così si rischia di rovinare la vegetazione e, in particolar modo, di calpestare le uova del fratino, il caratteristico uccellino della riserva. Anche in questo caso torno a ricordare che forse un po’ di sorveglianza aiuterebbe in ciò; inoltre, si registra la presenza di cani sciolti in giro per la riserva. Spero che questa breve segnalazione svegli la coscienza di qualcuno”.
Foto – Siringhe nella riserva naturale di Punta Aderci
Foto di Andrea D’Adamo.