“Recepiremo la proposta che ci viene fatta dalle associazioni per capire se è adattabile alla situazione attuale rispetto al progetto di riqualificazione in atto nel quartiere San Paolo”. Dopo il sit-in di questa mattina in via Ritucci Chinni [LEGGI], nell’area di cantiere dove è previsto l’abbattimento di 7 pini (uno è già stato tagliato), una delegazione di cittadini, appartenenti ad associazioni ambientaliste e comitati civici, ha incontrato il Municipio il sindaco Francesco Menna e l’assessore all’ambiente Paola Cianci per esporre una proposta che possa evitare il taglio degli alberi.
“Tagliare questi alberi – ha spiegato l’agronomo Luigi Cinquina, coordinatore delle associazioni per il Piano del verde – darebbe un messaggio negativo alla popolazione”. Cinquina, con William Ciccarone del comitato l’Arcobaleno, ha redatto la lettera inviata al primo cittadino spiegando che “la finalità progettuale di riqualificazione dell’area non deve necessariamente passare attraverso l’abbattimento degli alberi in sito ma andrebbe considerata una visione d’insieme integrata che prevede l’adozione di soluzioni alternative volte alla salvaguardia dell’aspetto ambientale“.
Netta la presa di posizione di Stefano Taglioli. “I pini sono una tipologia di alberi patrimonio della nostra civiltà. Abbattere un pino è come abbattere un pezzo della nostra storia, è come abbattere un monumento. Personalmente sono contrario ad ogni abbattimento ma, quando ci si trova davanti a pini o querce, tutto il resto va messo in secondo piano”.
[ads_dx]La proposta. Nel documento inviato al sindaco si presenta come possibile soluzione un “allargamento del marciapiede per una larghezza totale di 2.50 m al fine di migliorare la fruibilità anche di chi è soggetto all’uso della carrozzina” e un “restringimento della sede stradale con l’utilizzo della betonella forata previo rialzo della superficie all’altezza delle radici con creazione di rampa di accesso di adeguata pendenza”.
Menna ha ricordato che “il progetto di riqualificazione deve conciliare l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sicurezza. La ditta ha ravvisato una situazione di pericolo che deriverebbe dal taglio delle radici. Il progetto si basa sulla relazione di un geologo e un tecnico ed è stato vagliato dal genio civile”. Alle associazioni ha chiesto un “progetto più dettagliato con una valutazione di fattibilità. Raccoglierò questa vostra proposta, sentirò il tavolo della disabilità – con cui ci siamo confrontati perchè i lavori sono a servizio di un campo sportivo per diversamente abili – e i progettisti”. Alla ditta il sindaco ha chiesto “di aspettare con il taglio degli alberi, così da poter approfondire la situazione”.