“Parlare di Nicoletta Travaglini (meglio conosciuta come nonna Coletta o Zi Colett) non è semplice. In una vita dedicata alla famiglia,alla casa (e all’orto), nonna Coletta ha vissuto di tutto: dagli orrori della guerra all’ascesa della tecnologia. Epoche così diverse, ma affrontate con quella mentalità e quella semplicità che difficilmente possiamo trovare oggi e che a tratti invidiamo.
È difficile descrivere come ci si senta, quando salutandola, dalle tasche magiche del suo grembiule, offre caramelle (rigorosamente Rossana) e biscotti danesi (sì esistono), magari accompagnati da “nu poc de succ d frutt”. È difficile descrivere le passeggiate fino all’orto, con il bastone saldo nella mano destra e il cane fedele alla sua sinistra. Non le interessava se già c’era stata in giornata: la situazione doveva essere costantemente monitorata perché “nzia mà arriven li cinghil”. È difficile descrivere la bellezza di farsi chiamare “lu citl della cas”, accompagnato con un pacco di brioches o un po’ di soldi “p’accattà quell che vu”. È difficile infine non poterla vedere, a causa di questa maledetta pandemia che ci ha allontanati: lei all’istituto, noi a casa. Una distanza che neanche i telefoni e le videochiamate possono colmare. Un giorno torneremo ad abbracciarla, con il cuore colmo di gioia e di speranza. Ci siederemo ed ascolteremo di nuovo il suo repertorio di filastrocche e barzellette. Non importa se le abbiamo già sentite 10, 100, 1000 volte; ci incuriosiranno come la prima volta e ci strapperanno un sorriso anche nei momenti più difficili.
In conclusione Nonna Coletta ti facciamo i nostri più cari auguri di buon compleanno per il tuo ‘primo’ secolo di vita. Continua ad essere eterna fonte di insegnamento per noi e per chi ha avuto l’immensa fortuna di poterti conoscere.
Da Federico e da tutta la tua famiglia (leggermente allargata)”.
