“Eccoci qua, il nostro ultimo anno è giunto al termine. Cara maestra Antonella e maestra Patrizia, c’è una sola parola in questo momento che, noi remigini dell’a.s. 2023/204, vogliamo dirvi: Grazie! Grazie per averci fatto diventare ogni giorno un po’ più grandi, per averci accolto ogni mattina con un sorriso sincero, per esserci state nei nostri momenti più tristi ma soprattutto quando avete gioito con noi in quelli più felici. Ci avete consolato in quelle mattine quando proprio non volevamo saperne di restare a scuola, quando i nostri visini si riempivano di lacrimoni e dalle nostre urla e parole incomprensibili, celate da un pianto inconsolabile, si udiva solo la parola “Mamma”. “Voglio la mamma” ripetuto all’infinito tra singhiozzi inarrestabili, fino a che, grazie al vostro amore, ci avete consolato facendoci sentire a casa anche tra le quattro mura della nostra classe. E più i giorni passavano, più anche quelli di noi, inizialmente restii, hanno iniziato a entrare a scuola gioiosi e sereni. Arrivavamo al mattino allegri e pimpanti perché ci avete fatto capire quanto è bello stare insieme ai compagni, quanto è divertente giocare, scoprire, meravigliarsi e imparare cose nuove. Ci avete spiegato che non bisogna aver paura di sbagliare e, anche quando abbiamo avuto paura di non riuscire, ci avete fatto capire che davanti a noi c’è un mondo, ancora tutto da scoprire. Avete asciugato i nostri nasini che colavano, vi abbiamo sommerse ogni giorno di storie e domande, e voi con molta pazienza ci avete ascoltato. Abbiamo disegnato e fatto molti pasticci ma voi eravate sempre pronte, dietro di noi, a sostenerci e a spiegarci come fare meglio. Grazie. Le maestre dell’infanzia sono forse il ruolo più importante nella vita dei propri alunni: forgiano il passaggio dall’essere neonati a quello di diventare bambini. Rappresentano il primo, vero e proprio, distacco dal rassicurante ambiente familiare a quello del mondo “reale”. I tre anni dell’infanzia passano in fretta, forse troppo, e arriva poi il momento di salutarsi. I bambini crescono e hanno necessità di cambiare scuola; vorrebbero non andare via, le maestre vorrebbero non lasciarli, ma questo purtroppo non si può. E allora li vedi andar via con i volti tristi e affranti, mentre le maestre si soffiano il naso, si asciugano gli occhi e si scusano per quel “forte raffreddore” o per quella insolita “allergia improvvisa”. Che incredibile rapporto si crea tra i bambini e le loro maestre… Anche se si separano non si lasciano mai: c’è un filo invisibile che li lega per sempre. Si cercano nei ricordi, nelle emozioni, tra le note di una canzone, in una dolce filastrocca, in un fiore raccolto in giardino, nei profumi di una scuola, tutte sensazioni racchiuse per sempre dentro il cuore di entrambi. E quando poi una maestra incontra per strada quel bambino ormai adulto, lo saluta dicendo: “ciao piccolo mio” e quell’alunno ormai cresciuto risponderà sempre: “Ciao maestra”. Perché, per lui, la sua maestra sarà sempre la sua maestra, e per una maestra, anche a cent’anni, il suo alunno sarà sempre il suo bambino… Grazie e buona meritate vacanze alle nostre amate maestra Antonella e maestra Patrizia, alle altre favolose insegnanti e collaboratrici del plesso Incoronata da parte dei genitori dei remigini della C 2024″.