VASTO – Il carcere di Vasto torna nuovamente a essere isolato dal punto di vista delle comunicazioni. A seguito di un guasto alle linee telefoniche, la direzione dell’istituto ha comunicato alle sedi istituzionali che la Casa di lavoro non è attualmente raggiungibile via telefono. Per le comunicazioni urgenti è stato attivato un numero di telefonia mobile, oltre alla possibilità di contatto tramite PEC.
A segnalare l’ennesimo disservizio sono i rappresentanti sindacali Francesco Stampone (Sappe), Giovanni Notarangelo (Uil) e Mauro Nardella (Cnpp-Spp), che parlano di una situazione «oltre che pesante, a dir poco tragica».
«Ci sembra davvero assurdo dover fare i conti con un carcere privo della continuità comunicativa», affermano i tre sindacalisti, «aggravata dall’assenza di una sala regia, necessaria per le funzioni operative e per alleggerire il carico di lavoro dell’addetto al Block House, al quale è stato di fatto assegnato anche il ruolo di centralinista».
Secondo Stampone, Notarangelo e Nardella, «la struttura del carcere di Vasto non risponde minimamente alle esigenze di un istituto penitenziario deputato al contenimento dei criminali». I tre sottolineano come l’assenza di una sala regia e di un centralino rappresenti un’anomalia rispetto alla totalità delle strutture penitenziarie italiane, definendo tale situazione «fuori da ogni logica».
La questione sarà al centro dell’incontro fissato per martedì 8 luglio con il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Giacinto Siciliano. «Chiederemo come sia possibile garantire ordine e sicurezza senza due postazioni operative fondamentali come la sala regia e il centralino», spiegano i dirigenti.
I sindacalisti sottolineano anche una disparità nelle scelte di spesa: «Si acquistano – giustamente – frigoriferi per i detenuti, ma non si trovano fondi per garantire strumenti essenziali alla sicurezza e alla gestione dell’istituto».
Infine, i rappresentanti chiedono che il Block House torni a svolgere esclusivamente le funzioni per cui è stato progettato, senza sovraccaricare ulteriormente il personale. «Il Provveditore – concludono – deve farsi carico di questa situazione e intervenire con urgenza».