VASTO – Nei quartieri periferici di Incoronata e San Lorenzo, il Comune di Vasto si trova a fronteggiare due emergenze che mettono a dura prova la gestione del territorio.
Da un lato, alcune anomalie legate all’occupazione abusiva di strade comunali da parte di proprietari terrieri. Dall’altro, la crescente presenza dei cinghiali, che provocano danni ingenti alle coltivazioni e rappresentano un serio rischio per la pubblica incolumità.
«Ci sono stati – dichiara il sindaco Menna – degli sconfinamenti di terreni che hanno ridotto la larghezza di alcune strade a circa due metri. Ad esempio diverse strade secondarie di San Lorenzo e dell’Incoronata. In alcuni punti le strade sono diventate larghe due metri e mezzo perché durante la lavorazione dei terreni qualcuno ha pensato di voler estendere le proprietà addirittura con segnaletica verticale in mezzo ai campi invece che sul ciglio della strada. Grazie al settore di Polizia ambientale, interveniamo facendo foto, raccogliendo materiale, mappando tutte queste vicende e inviando poi il tutto agli uffici competenti facendo partire azioni per impossessarci nuovamente di questi terreni per il passaggio di mezzi».
Parallelamente, Menna si sofferma sulla questione della fauna selvatica, ormai un fenomeno radicato nel territorio vastese. «Il problema dei cinghiali persiste – afferma il primo cittadino – e se da una parte abbiamo attivato un numero verde per consentire ai cacciatori di intervenire rapidamente su segnalazione, dall’altra è necessario un cambio di paradigma».
Il sindaco guarda con interesse ai modelli già adottati in altre regioni italiane come Toscana e Umbria, dove la presenza dei cinghiali è stata affrontata integrandoli nella filiera alimentare locale. «Si tratta di investire in mattatoi, nella formazione degli operatori e nel sostegno alla ristorazione – spiega Menna – trasformando quella che oggi è un’emergenza in una risorsa economica e occupazionale per il territorio».