VASTO – Ripensare il capitalismo e costruire un’alternativa progressista. È questo il cuore del Manifesto per un’altra economia e un’altra politica, il libro del professor Emanuele Felice, ordinario di Politica Economica alla Libera Università IULM di Milano, presentato ieri sera al Portale di San Pietro, in via Adriatica, a Vasto.
Al fianco dell’autore, Suor Alessandra Smerilli, economista e segretario del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale. Il dialogo tra i due – moderato da Patrizia Ciccarella, docente del Polo liceale «Raffaele Mattioli» – ha toccato temi cruciali come le disuguaglianze, il ruolo dello Stato, la sostenibilità ambientale e la necessità di restituire alla politica la capacità di visione.
«Mi ha portato a scrivere questo libro il desiderio di contribuire a far sì che l’Italia e l’Europa non facciano la fine degli Stati Uniti di Trump – ha spiegato Felice ai microfoni di Zonalocale. E se il libro verrà tradotto, mi piacerebbe che potesse alimentare il dibattito anche oltre i nostri confini». L’economista ha aggiunto che con «un’altra economia» intende «un sistema che abbia al centro la lotta alle disuguaglianze, la tutela dell’ambiente e la diffusione della conoscenza e dell’innovazione, sostenuto da una politica che favorisca questi obiettivi. Un’economia molto diversa da quella attuale».
«Nel Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale cerchiamo di vivere la parola di Gesù dal Vangelo di Giovanni, che dice: «Io sono venuto a portare vita e vita in abbondanza» – ha dichiarato suor Alessandra Smerilli. È un messaggio di fede per chi crede, ma anche un messaggio per tutti. Vita in abbondanza per tutti significa che nessuno deve essere escluso. La fede si intreccia così con una buona economia, che non deve escludere ma includere, e con una buona politica che deve far sì che questo accada».
Quanto al dialogo con il mondo laico e accademico, l’importanza dell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco: «È un messaggio per tutti, che mette insieme mondi molto diversi. Credo che il cambiamento avvenga quando persone, istituzioni e gruppi con convinzioni differenti riescono a mettere al centro un ideale comune. La storia dell’Europa e dell’Italia ci insegna che i cambiamenti più profondi sono avvenuti quando le forze si sono unite, non quando sono rimaste divise. I giovani ci danno un grande insegnamento e il dialogo è la chiave per avanzare».
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Vasto Francesco Menna, dell’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta, del sindaco di Celenza sul Trigno Walter Di Laudo, della dirigente scolastica Maria Grazia Angelini, del docente Gianrocco Menna (Istituto «Palizzi») e di Mirella Sansiviero per AIPEC.
A chiudere la serata, impreziosita dagli intermezzi musicale del Liceo Musicale di Vasto, l’intervento di Rosa Pia De Martino del comitato «Abruzzo in Movimento».