CASALBORDINO – L’Infiorata di quest’anno ha portato una ventata di novità nella tradizionale celebrazione del Corpus Domini. Oltre ai consueti quadri floreali dedicati alla festività religiosa, l’evento ha voluto rendere omaggio ai paesi limitrofi, rappresentandone simboli e monumenti che ne raccontano l’identità.
Tra le opere più significative, le raffigurazioni del faro di Punta Penna e del monumento alla Bagnante per Vasto, il celebre trabocco per Torino di Sangro, la chiesa di San Panfilo per Scerni, l’immagine di San Nicola per Pollutri e la fonte di Villalfonsina. Un modo per rafforzare il legame tra le comunità, attraverso l’arte e la tradizione.
La processione si è svolta dalla chiesa del Santissimo Salvatore di Casalbordino fino alla Madonna dei Miracoli. Lungo il percorso, diversi altarini hanno accolto soste di preghiera, durante le quali i due parroci, don Silvio e don Paolo, si sono fermati a guidare la comunità in momenti di raccoglimento.
Le istituzioni locali hanno espresso sincero apprezzamento: «Un ringraziamento a tutte le mani laboriose che hanno realizzato questi capolavori» ha dichiarato l’assessore Paola Basile, mentre il vicesindaco Carla Zinni ha sottolineato come «ogni anno l’infiorata renda il paese un’opera d’arte viva, dove la fede incontra la bellezza».
