VASTO – Ore decisive, ore nervose. In superficie calma piatta, ma sotto c’è il magma. La Pro Vasto – o meglio, il progetto che vorrebbe riportarla in campo con una faccia nuova – è in pieno fermento. Si lavora, si ragiona, si cerca di costruire qualcosa che abbia senso.
Le informazioni raccolte nelle ultime ore parlano chiaro: una nuova società sta prendendo forma, con l’ingresso di imprenditori locali. Volti conosciuti nell’ambiente, alcuni dei quali già vicini alla squadra nella passata stagione tramite sponsorizzazioni, pronti ora a un impegno più diretto.
Il piano è ambizioso, ma resta ancora troppo sul foglio. E il nodo principale – manco a dirlo – è quello tecnico.
Doveva esserci Nicola Bellandrini come direttore sportivo. Doveva. Perché dopo giorni di riflessione, ha deciso di tirarsi fuori. Non se l’è sentita, ha detto no in maniera chiara, netta, senza giri di parole. Nessun dissapore, nessuna porta sbattuta: ha percepito che le condizioni non fossero quelle giuste per ricoprire l’incarico.
Con Bellandrini fuori dai giochi, salta anche l’ipotesi Cristofari allenatore, che avrebbe lavorato con lui. Circola il nome di Rufini, ma come dichiarato da lui stesso a Zonalocale lo scorso 3 giugno, accetterebbe solo se ci fosse un progetto realmente vincente e ambizioso.
Fuori dai giochi Pino Di Meo. Un mese fa era a Vasto, ha incontrato il presidente Tieri per discutere di un possibile incarico, ma l’accordo non è mai nato. La trattativa si è fermata presto, senza attriti ma anche senza sbocchi.
Il nome che resta sul tavolo – per ora – è quello di Anzivino. Profilo serio, stimato e di sostanza. Ma le ultime voci lo vogliono molto vicino a un incarico nella Virtus Vasto.
Il punto è che, prima di pensare all’allenatore, bisogna trovare un direttore sportivo. Sarà l’uomo mercato, poi, a scegliere chi guiderà i biancorossi nella prossima stagione.
Nel frattempo, sul fronte delle chiacchiere da bar (e non solo), è intervenuto qualche giorno fa Ezio Memmo, presidente della LND Abruzzo, per fare chiarezza una volta per tutte sul tema del trasferimento dei titoli sportivi. Lo ha fatto a Zonalocale, etichettando come «bufale» le indiscrezioni su una possibile acquisizione del titolo del Castelnuovo Vomano da parte di club fuori dai confini di Castellalto. E a Vasto, va detto, nessuno ha mai realmente lavorato a quell’ipotesi. Anche Di Stefano, il nome tirato in ballo da più parti, non ha mai mostrato un reale interesse in merito.
In sintesi: la Pro Vasto è un cantiere aperto. Il furore biancorosso è vivo, ma contenuto. Si attende il primo vero colpo, la scintilla, il segnale forte. Fino ad allora, tutto resta sospeso.
Per accorciare DAVVERO i tempi anni fa bastava guardare negli occhi ogni futuro “pretendente”alla conquista di una storica piazza calcistica come la mia città del Vasto. Oggi troppi mascalzoni sono in giro per l’Italia tutta ,quindi basta una domanda secca a sta gente : ce l’hai i soldi per davvero ? NO, ok allora vedi dannà aff…….o da dove sei arrivato ! Avanti un’altra figura ! Difficile interpretare ciò che ho scritto forse perché troppo semplice ?