SPOLTORE – Un altro dramma nelle campagne italiane. In località De Cesaris, nel comune di Spoltore, un uomo di 91 anni ha perso la vita mentre ripuliva un suo terreno a bordo di un trattore. Il mezzo si è improvvisamente ribaltato, travolgendolo. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118: l’anziano è deceduto sul colpo. Sull’accaduto indagano i Carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.
La tragedia riaccende i riflettori sul tema della sicurezza in agricoltura e sulla necessità di garantire l’efficienza e l’affidabilità dei mezzi agricoli, spesso utilizzati anche in ambito familiare o per piccoli appezzamenti privati.
Federacma – la Federazione Confcommercio che riunisce le associazioni dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – ha espresso profondo cordoglio per la vittima e ha rinnovato con forza l’appello all’attuazione immediata della revisione obbligatoria per i trattori, una norma approvata dieci anni fa ma mai resa operativa per l’assenza del decreto attuativo.
«Anche a 91 anni si può essere attivi in campagna – ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma – ma proprio per questo è necessario che ogni trattore sia sicuro, efficiente, dotato di sistemi antiribaltamento funzionanti. Ogni mezzo agricolo, anche se usato per pochi minuti su un terreno privato, può trasformarsi in una trappola mortale».
Secondo i dati citati da Federacma, ogni anno in Italia oltre 100 persone perdono la vita in incidenti connessi all’uso dei trattori, la maggior parte dei quali avviene per ribaltamento del mezzo. Rollbar, cinture di sicurezza, dispositivi di blocco e freni affidabili sono strumenti fondamentali per salvare vite, ma spesso risultano assenti o non funzionanti nei veicoli più vecchi.
«Non possiamo accettare che una norma pensata per prevenire morti come questa resti sulla carta – ha aggiunto Borio –. Lo Stato deve assumersi la responsabilità di attuarla e Federacma è pronta a collaborare con tutte le istituzioni per renderla operativa ovunque, dalle grandi aziende agricole ai piccoli fondi familiari. La sicurezza non ha età e non ha confini catastali. Serve una vera cultura della prevenzione che coinvolga tutti, anche chi coltiva per passione o per tradizione. Altrimenti, continueremo a contare tragedie come quella di Spoltore».