CHIETI –Un grido d’allarme per la sanità territoriale: l’intersindacale medica della ASL Lanciano-Vasto-Chieti – che riunisce FPCGIL Medici e Dirigenti Sanitari, FVM, FASSID, AAROI-EMAC e UIL Medici – rivolge un appello forte e urgente alla Direzione Strategica dell’azienda sanitaria, denunciando ritardi e inadempienze nella gestione del personale e nelle condizioni di lavoro.
«Migliorare la qualità dell’assistenza – spiegano i sindacati – passa necessariamente dal garantire condizioni lavorative dignitose, con un equilibrio reale tra vita privata e professionale. Per questo motivo è necessario: concertare un Regolamento dell’orario di lavoro rispettoso del CCNL del 23 gennaio 2024; adeguare i contratti individuali di lavoro non conformi alla normativa contrattuale vigente; pagare le Certificazioni INAIL e l’Indennità di PS già finanziati dalla Regione con soldi vincolati per l’uso; pagare le prestazioni aggiuntive perché non si può chiedere di lavorare oltre l’orario di lavoro per ridurre le liste d’attesa o far fronte alla carenza d’organico ormai cronica e poi non pagarle nei tempi stabiliti nelle linee di indirizzo regionale; pagare il premio di risultato 2023 e 2024; concludere le procedure di conciliazione per il pagamento dei buoni pasto relativi agli anni 2020-2024».
«La nuova Direzione Strategica – si legge nella nota – continua a dispensare promesse che restano però senza seguito, mettendo a rischio la capacità dell’azienda di attrarre e trattenere i giovani medici, fondamentali per il futuro del nostro sistema sanitario pubblico».
La carenza di personale, soprattutto nelle settimane estive, aggrava ulteriormente la situazione e produce inevitabili ricadute sui servizi offerti ai cittadini. La mancata assunzione di nuovo personale con contratti conformi al CCNL spinge molti giovani professionisti a cercare altrove opportunità di lavoro più stabili e dignitose.
L’intersindacale medica, dopo aver sollecitato senza risposta l’Azienda il 9 giugno scorso, chiede ora la convocazione immediata di un tavolo sindacale con un calendario di incontri certi. «Se non si otterranno risposte – avvertono – sarà inevitabile procedere con lo stato di agitazione».
I firmatari: Dr.ssa Maria Piccone (FPCGIL Medici e Dirigenti Sanitari), Dr. Alberto Giammarino (FASSID), Dr. Roberto Valente (FVM), Dr. Fabrizio Fumarola (AAROI-EMAC), Dr. Maurizio Centofanti (UIL Medici).