VASTO – Un dolore composto, profondo, ha attraversato questo pomeriggio la Cattedrale di San Giuseppe, dove si sono svolti i funerali di Francesco Marinaro, il 40enne originario di Cerignola tragicamente scomparso domenica 15 giugno in un incidente stradale. Marinaro era in sella alla sua Yamaha Tracer quando, intorno alle 15, ha perso il controllo del mezzo lungo il viadotto Histonium, a circa 500 metri dalla rotatoria di via Conti Ricci, in direzione Belvedere Romani. La moto ha finito la sua corsa contro un muro, residuo dell’ex poligono di tiro dismesso da anni. L’impatto è stato fatale.
Un uomo conosciuto e stimato non solo a Vasto, ma anche a Termoli, dove gestiva il negozio di arredamento Mobi Arredo in via dei Lecci, e a Punta Penna, dove era titolare di un altro punto vendita. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato sgomenta un’intera comunità.
Accanto al feretro, partito dall’obitorio del cimitero di Vasto, si sono stretti in un lungo abbraccio la moglie Elvira, i figli, la mamma Morena, il padre Giuseppe, e il fratello Silvio. Con loro centinaia di persone: amici, conoscenti, clienti, colleghi e cittadini comuni, accorsi per dare l’ultimo saluto.
A celebrare la messa è stato don Luca Corazzari, che durante l’omelia ha ricordato la figura di Francesco come quella di un uomo profondamente legato alla famiglia, al lavoro, ai valori della comunità. Il sacerdote ha richiamato le parole della liturgia del giorno – tratte dalla seconda lettera di san Paolo ai Corinzi – sottolineando come la generosità disinteressata sia espressione della grazia di Dio: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Un invito a vivere il dono di sé anche nel dolore.
Il semaforo del viadotto HISTONIUM sempre verde non va bene ;.si corre troppo perche e’ sempre verde.deve essere anche giallo e rosso
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