VASTO – Nella solennità della Santissima Trinità, celebrata in questa domenica 15 giugno, don Domenico Spagnoli ha proposto una riflessione che pone al centro il mistero di un Dio unico, ma non solitario.
«Abbiamo a che fare con l’unico Dio – è solo Lui il Signore – ma non è un Dio solo. È un Dio che è comunione d’amore: nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo», afferma don Spagnoli, sottolineando come ogni preghiera cristiana abbia in sé il richiamo alla Trinità e alla Croce.
Secondo il sacerdote, l’origine di tutto è nel Padre, che ha amato così tanto il mondo da consegnare il Figlio, il quale si è abbassato fino a morire ed entrare nel sepolcro. Ma non ha lasciato soli gli uomini: «Ci ha donato lo Spirito Santo», prosegue Spagnoli, «e questa è la bellezza di avere a che fare con un Dio che è comunione, che è famiglia, che è abbraccio aperto».
Questa relazione con Dio, ha detto, «non ci toglie la vita, ma ce la dona continuamente e per sempre». Richiamando la lettera ai Romani, ha citato: «La speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato».
Un Dio, quindi, che «ci abita», che sceglie l’essere umano come sua dimora e che restituisce senso anche ai giorni più difficili: «Tante volte la vita ci sembra vuota, inutile, insensata. Ma quando abbiamo a che fare con un Dio che entra in relazione personale con noi, tutto riacquista valore», osserva il sacerdote.
Don Spagnoli invita a guardare dentro se stessi per riconoscere questa presenza viva di Dio: «Per conoscere me stesso – dice – devo alzare lo sguardo, entrare nella dinamica del Vangelo, imparare a fare silenzio, a vincere le distrazioni, a ricentrarmi su quel cuore che è abitato da Dio».
Infine, un invito chiaro: vivere la festa della Trinità come un’occasione per scegliere relazioni che fanno crescere la vita. «Le relazioni tossiche – conclude – non hanno nulla a che fare con Dio, che è grazia, bellezza, amore che restituisce vera leggerezza alla nostra esistenza».
Buona domenica a tutti.
Dio come comunione d’amore: una riflessione sulla Santissima Trinità