VASTO – È attesa per il mese di luglio la quattordicesima pensione, l’importo aggiuntivo riconosciuto dall’Inps ai pensionati con redditi medio-bassi. L’erogazione, prevista dalla legge e automatica per chi ne ha diritto, interesserà anche quest’anno circa tre milioni di pensionati, secondo i dati dell’Istituto nazionale di previdenza.
Introdotta con la legge 127 del 2007 e successivamente potenziata nel 2016 dalla legge 232, la misura rappresenta un sostegno economico pensato per tutelare il potere d’acquisto delle fasce più fragili della popolazione anziana. La somma, che non sostituisce altre componenti dell’assegno pensionistico, varia da 336 a 655 euro in base a reddito e contributi maturati.
A chi spetta
La quattordicesima viene riconosciuta ai titolari di una o più pensioni erogate dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o da gestioni sostitutive, esclusive o esonerative, a condizione che abbiano compiuto almeno 64 anni di età e dichiarino un reddito annuo complessivo non superiore al doppio del trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).
È prevista inoltre una clausola di salvaguardia per chi supera di poco la soglia reddituale: in questi casi, l’importo della quattordicesima viene ridotto proporzionalmente, evitando penalizzazioni eccessive.
Come viene calcolata
L’importo spettante è determinato sulla base del reddito individuale e degli anni di contribuzione, sia da lavoro dipendente che autonomo. Il sistema di calcolo prevede diversi scaglioni, in modo da garantire un’erogazione più equa e commisurata alla storia previdenziale del singolo pensionato.
Quando arriva
La quattordicesima sarà accreditata, salvo diversa indicazione, con la mensilità di luglio, in pagamento da martedì 1. Chi maturerà i requisiti anagrafici e reddituali tra il 1° agosto e il 31 dicembre, invece, riceverà l’importo aggiuntivo con la rata di dicembre. Una doppia finestra temporale che tiene conto della variabilità delle situazioni individuali.
Pagamento provvisorio e verifiche
L’importo viene erogato in via provvisoria, sulla base dei dati reddituali disponibili al momento. L’Inps si riserva la possibilità di verificare successivamente i redditi effettivi, correggendo eventuali discrepanze tramite conguagli o recuperi.
