VASTO – Un’opera salvata dalla polvere della demolizione, riportata alla luce e alla memoria collettiva. È stato questo il cuore dell’incontro ‹‹L’Ulisse di Nicola D’Adamo – Rievocazione di un ricordo››, che si è svolto ieri, domenica 8 giugno, nella Pinacoteca di Palazzo D’Avalos a Vasto.
Protagonista dell’appuntamento è stata la ricostruzione dell’opera pittorica, un tempo custodita nella scuola media ‹‹Raffaele Paolucci››, oggi demolita. A raccontarne la genesi e il valore simbolico è stato il professor Orlando Raspa, docente d’arte della stessa scuola.
All’iniziativa, curata da Giuseppe Muzii, erano presenti il vicesindaco Licia Fioravante, l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta, l’assessora all’Istruzione Paola Cianci e il consigliere Luigi Marcello. L’opera resterà esposta al pubblico fino a fine giugno a Palazzo D’Avalos.
«La riproduzione dell’opera “L’Ulisse dantesco” – dichiara il sindaco Francesco Menna – rappresenta un gesto di grande valore culturale e simbolico per la nostra città. Ricostruire la memoria significa restituire continuità alla storia del nostro territorio. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto, che unisce arte, scuola e cittadinanza in un legame profondo e duraturo».
«Restituire un’opera così significativa alla città è un segno concreto di attenzione alla cultura e alla scuola – ha dichiarato il vicesindaco Licia Fioravante, con delega ai Lavori pubblici. Il dipinto dell’Ulisse rivivrà con una veste rinnovata nella nuova scuola grazie al lavoro portato a termine dal professor Orlando Raspa e i suoi alunni cui vanno i miei più cari ringraziamenti».
«Un atto d’amore per l’arte e un dono prezioso all’anima della nostra comunità – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta. L’Ulisse dantesco di Nicola D’Adamo non è solo un’opera d’arte, ma anche un ponte tra generazioni, un frammento identitario che oggi ritrova voce e spazio grazie all’opera di Orlando Raspa. Ulisse ha sfidato gli dei con la sua ricerca di possedere la tutta la conoscenza: un’ambizione che dobbiamo condividere anche noi ma questa realizzazione artistica, questo moto creativo che ha unito maestri e giovani, ci rende consapevoli che ogni obiettivo raggiunto insieme è più bello e destinato a durare».
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