PESCARA – Un giovane di 30 anni è morto a Pescara in seguito a un malore accusato dopo l’arresto da parte della Polizia e il successivo trasferimento nei locali della Questura. Il decesso è avvenuto in ospedale, dove il ragazzo – identificato con le iniziali Z.R. – era stato portato dopo essere stato soccorso dal personale del 118.
Secondo quanto comunicato dalla Procura della Repubblica di Pescara, l’intervento degli agenti è avvenuto intorno alle 11, a seguito di una lite in strada in cui sarebbe rimasto coinvolto il 30enne. Fermato per resistenza a pubblico ufficiale, Z.R. è stato bloccato con l’uso del taser, poi condotto in Questura per gli atti di polizia giudiziaria.
In una nota, la Procura riferisce che il giovane avrebbe «opposto resistenza a pubblico ufficiale, che è stato necessario vincere con l’uso del taser. Una volta condotto nelle camere d’attesa per compiere gli atti di polizia giudiziaria conseguenti, Z.R. ha accusato un malore per il quale è stato prima soccorso sul posto dal 118 e, quindi, trasportato in ospedale per le manovre di rianimazione».
Nonostante i tentativi dei sanitari, il 30enne è deceduto poco dopo il ricovero. Al momento, secondo quanto si apprende da fonti investigative, non è stata accertata alcuna correlazione diretta tra l’uso del taser e l’arresto cardiocircolatorio che ha causato la morte.
La Procura ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. Le indagini sono state affidate alla Squadra mobile della Questura di Pescara.
“Le indagini sono state affidate alla Squadra mobile della Questura di Pescara” praticamente ai colleghi che certo dichiareranno che il taser non c’entra niente e che il deceduto soffriva di cuore… già visto e rivisto negli anni; forse prima ci si credeva ma adesso che gli anelli al naso li abbiamo tolti da un pezzo, non siete più credibili.