L’AQUILA – Il Movimento 5 Stelle, tramite il consigliere regionale Fabrizio Taglieri, esprime un netto dissenso nei confronti del disegno di legge che istituisce l’ARAL, Agenzia Regionale Abruzzo Lavoro. «Mentre in Abruzzo i cittadini attendono risposte concrete su sanità, disabilità, trasporti e servizi essenziali e mentre la stessa Giunta Marsilio ammette pubblicamente l’esistenza di un disavanzo sanitario fuori controllo, ci ritroviamo in V Commissione a discutere l’ennesimo provvedimento che non offre soluzioni ma solo nuove strutture amministrative e costi aggiuntivi», denuncia Taglieri.
Secondo il consigliere, l’ARAL nasce non da un’esigenza funzionale ma da una volontà politica di creare un nuovo «contenitore di potere» utile a distribuire incarichi dirigenziali, ruoli apicali e poltrone. «Non si parla mai di rafforzare i Centri per l’Impiego, di potenziare gli organici o di affrontare i ritardi strutturali che da anni caratterizzano il sistema regionale delle politiche attive del lavoro. Questo disegno di legge non affronta né servizi né efficacia né occupazione. C’è solo la strategia del doppione, la bulimia degli incarichi e l’ipotesi di direttori generali, dirigenti, revisori, uffici autonomi e consulenze».
Taglieri sottolinea come la Regione, a pochi mesi dalla scadenza del PNRR, «improvvisamente si ricordi dei target, dichiarando che l’ARAL servirà a centrarli, ma in realtà le risorse del programma GOL sono state in buona parte spese a favore dei centri di formazione privati, senza reali ricadute occupazionali per i cittadini abruzzesi». Al contrario di un confronto costruttivo sul fallimento, la Giunta «preferisce costruire una nuova scatola burocratica, duplicando compiti che potrebbero essere assolti rafforzando i Centri per l’Impiego, evitando sprechi e dispersioni».
Una particolare preoccupazione è riservata al tema del personale. «I lavoratori attualmente impiegati nei Centri per l’Impiego potranno scegliere se transitare nell’ARAL, ma non è chiaro chi garantirà le attività essenziali se molti rimarranno in Regione. Ancora più grave è il possibile utilizzo improprio dei fondi vincolati ai CPI per coprire i costi del personale non transitato, una forzatura che potrebbe violare le norme di finanza pubblica e i diritti sindacali».
Taglieri richiama inoltre l’attenzione su un possibile precedente negativo: «Il trasferimento volontario del personale rischia di replicare l’esperienza dell’Agenzia di Protezione Civile, nata con le stesse premesse e oggi in uno stato di disordine gestionale con personale diviso tra Agenzia e Regione». L’assenza di un confronto istituzionale con i sindacati, previsto dal CCNL Funzioni Locali, è un ulteriore motivo di critica.
Il Movimento 5 Stelle annuncia battaglia sia in Commissione sia in Aula, impegnandosi a monitorare ogni euro speso, ogni nomina e ogni decisione presa senza dialogo con lavoratori e parti sociali. «I cittadini abruzzesi meritano trasparenza, competenza e responsabilità. Questa legge rappresenta invece l’opposto: un tentativo maldestro di mascherare fallimenti con un ente costoso e inefficace. Non possiamo permettercelo», conclude Taglieri.