VASTO – A Vasto si alza un coro di voci critiche contro l’approvazione del nuovo Piano di Assetto Naturalistico (PAN) da parte dell’amministrazione comunale. Un gruppo numeroso e rappresentativo di associazioni del territorio – tra cui Italia Nostra del Vastese, ARCI, Casa del Popolo «La Conviviale», Gruppo Fratino Vasto – denuncia con fermezza l’adozione di un piano che prevede l’installazione massiccia di chioschi e punti ristoro lungo il tratto costiero inserito nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) Natura 2000.
Le organizzazioni parlano apertamente di una mancanza di dialogo e di chiusura totale da parte del Comune, che avrebbe proseguito con l’iter di approvazione ignorando le richieste di confronto e rinvio provenienti dalla società civile. «Un approccio padronale alla gestione dei beni comuni» – si legge nel comunicato firmato congiuntamente – «che svuota di senso la partecipazione democratica».
Al centro della contestazione c’è la densità eccessiva di strutture previste dal piano: otto punti ristoro ogni 300 metri, una concentrazione che, secondo le sigle firmatarie, stravolge la vocazione ambientale dell’area. Il progetto è ritenuto persino peggiorativo rispetto al controverso «emendamento Campitelli», già al centro di forti polemiche negli scorsi anni per le sue ricadute sul paesaggio e l’ecosistema.
Per le associazioni, il PAN così come concepito è incompatibile con la tutela della Riserva Naturale e del sito Natura 2000. La critica non è solo di merito, ma anche di metodo: il mancato coinvolgimento delle realtà ambientaliste e civiche locali viene visto come un grave vulnus alla pratica democratica e partecipativa.
«Avevamo chiesto un confronto – si legge ancora nel comunicato – ci siamo ritrovati con le porte chiuse, atteggiamento che sminuisce il fondamentale lavoro delle associazioni per l’effettività del principio democratico; avevamo chiesto la tutela di quel tratto di costa, ci si ritrova una Riserva naturale, un Sito natura 2000 e una pista ciclopedonale trasformate in un centro commerciale per il guadagno di pochi privati».
A firmare l’appello, oltre alle associazioni già citate, ci sono anche GEAV (Guardie Ambientali Volontarie), il Comitato Civico Ambientalista San Salvo, Vasto Ciclabile, l’Associazione Sportiva «Sulle Orme dei Sanniti», Nordic Walking e il Comitato Amici degli Alberi. Realtà eterogenee ma unite da una visione comune: quella di una gestione sostenibile e condivisa del territorio, nel rispetto della biodiversità e dei valori ambientali.