TERMOLI – Il Governo annuncia il ritorno del tavolo automotive, ma esclude le organizzazioni sindacali dal confronto. È l’accusa lanciata da Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, che in una nota denuncia il mancato coinvolgimento delle parti sociali mentre la crisi del comparto si aggrava.
«Apprendiamo dagli organi di stampa che il tavolo sta lavorando e sarà riconvocato a luglio – afferma Lodi – ma non sappiamo con chi, visto che le nostre richieste di convocazione a Palazzo Chigi restano senza risposta».
«Le produzioni continuano a calare, cresce l’uso degli ammortizzatori sociali e sono riprese le uscite volontarie negli stabilimenti Stellantis, compreso quello di Termoli».
Ma a destare ulteriore preoccupazione è il mondo della componentistica e della logistica, settori strettamente legati alla tenuta occupazionale dell’intera filiera. «Qui la situazione è ancora più grave», aggiunge Lodi.
Per la Fiom, è indispensabile che il tavolo automotive affronti questi nodi in modo strutturale e trasparente, con la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali. «La Presidente del Consiglio continua a voltare lo sguardo altrove, ignorando le pesanti ricadute sociali e industriali che questa crisi porta con sé».