L’AQUILA – Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato a maggioranza il progetto di legge n. 73, recante “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto semestre 2024”. La norma, non presente inizialmente all’ordine del giorno, è stata inserita durante i lavori e discussa in Aula con il voto contrario dei gruppi di centrosinistra.
Il provvedimento consente la copertura di un disavanzo pari a 113.064.242,05 euro. «Il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta e tempestiva, con una legge arrivata in Commissione questa mattina e approvata in Aula in tarda serata», ha affermato il presidente Lorenzo Sospiri. «Tempi stretti, ma necessari a rispettare gli accordi intercorsi con il Governo. Grazie a un ottimo lavoro di squadra tra Esecutivo regionale e Assemblea legislativa, siamo riusciti a traghettare l’Abruzzo in acque sicure e garantire la tenuta del sistema sanitario».
La relazione tecnica è stata illustrata dall’assessore al Bilancio Mario Quaglieri. «Abbiamo avviato un confronto sul debito all’ultimo tavolo di monitoraggio con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Alcune voci di spesa non sono state però considerate, per cui è stata applicata la quota massima di disavanzo pari a circa 113 milioni di euro. È dunque necessario varare la copertura finanziaria, ma ci sarà un nuovo confronto al Tavolo del consuntivo convocato per la prima decade di luglio», ha spiegato l’assessore.
Per l’anno 2025, la legge prevede di destinare alla copertura 42,5 milioni di euro derivanti dalla rideterminazione dell’addizionale regionale all’Irpef, secondo le ultime stime comunicate dal MEF. Il residuo di 70.564.242,05 euro sarà coperto attraverso anticipazioni sulle eccedenze di gettito 2024 (37,6 milioni), fondi di accantonamento 2024-2025 (20 milioni circa) e una riduzione lineare delle dotazioni di spesa non vincolate per l’importo restante (12,95 milioni), con esclusione delle funzioni fondamentali e delle spese obbligatorie.
Nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio. «Nel corso del Festival delle Regioni, a Venezia, è emersa chiaramente la difficoltà comune a tutte le Regioni sul tema sanitario: deficit strutturali, carenza di medici di base, liste d’attesa. Sul tema della ripartizione dei fondi sanitari ho aperto una vertenza insieme alle altre Regioni italiane nei confronti del Governo: a parte 3 o 4 amministrazioni, le altre soffrono. Speriamo di cambiare le regole. In questi anni abbiamo aumentato le prestazioni sanitarie, passando da 400.000 a 700.000. Dopo la pandemia c’è stato un incremento esponenziale di prescrizioni. Nessuno può impedire ai medici di farle. Dobbiamo solo trovare soluzioni adeguate, senza tagliare servizi e strutture».
Critiche dai gruppi di opposizione. «La maggioranza, focalizzando la questione solo sulla parte meramente contabile, cerca di eludere ancora una volta l’analisi politica della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale evitando di chiarire il motivo dell’attuale crisi», hanno dichiarato i Consiglieri del Patto per L’Abruzzo. «Non una parola sulle cause, mentre si continuano a finanziare con discrezionalità eventi minori e marginali rispetto al diritto alla salute dei cittadini».
Approvata inoltre una risoluzione urgente, sempre a maggioranza, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità dei servizi amministrativi e tecnici della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il testo impegna la Giunta e il Consiglio ad attivarsi per estendere l’efficacia della normativa statale anche al personale esternalizzato e a istituire un tavolo di monitoraggio con sindacati, enti locali e rappresentanze dei lavoratori.
Respinta, invece, la risoluzione del consigliere Pietrucci, che chiedeva la sospensione della graduatoria del concorso di marzo 2023, in attesa di soluzioni per la stabilizzazione del personale precario.