VASTO – Un’assemblea pubblica per rilanciare il confronto sui diritti riproduttivi e l’effettiva applicazione della Legge 194 in Abruzzo. È l’iniziativa promossa dalla Casa del Popolo La Conviviale di Vasto, che ha fissato l’appuntamento per giovedì 23 maggio alle ore 18.30 presso la propria sede in corso Dante 52.
L’incontro nasce all’indomani del partecipato sit-in del 12 aprile scorso, che ha evidenziato quanto il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza e all’autodeterminazione sia ancora oggi oggetto di ostacoli e disattenzione istituzionale.
Secondo quanto riportato dagli organizzatori, piccoli segnali positivi si registrano a Vasto, ma la situazione complessiva in Abruzzo resta allarmante: la quasi totalità delle strutture sanitarie pubbliche, di fatto, non garantisce pieno accesso al servizio. Particolarmente critica la situazione nella provincia di Chieti, dove si stima che circa il 90% dei medici sia obiettore di coscienza.
«Così – si legge nella nota – l’interruzione volontaria di gravidanza, da diritto sancito dalla legge, si trasforma in un percorso a ostacoli per le donne. Una condizione che non solo è inaccettabile sul piano etico e civile, ma rasenta l’illegalità».
L’obiettivo dell’assemblea del 23 maggio è avviare un confronto strutturato, con il coinvolgimento di associazioni, collettivi, sindacati e realtà territoriali impegnate nella difesa dei diritti civili e sociali. È già in cantiere, si fa sapere, un ciclo di incontri con realtà regionali per costruire insieme una proposta di legge regionale finalizzata alla piena attuazione della Legge 194.
La Casa del Popolo La Conviviale rivolge un appello alla partecipazione più ampia possibile, sottolineando l’urgenza di un impegno collettivo affinché l’Abruzzo «non resti una zona d’ombra in cui le donne sono costrette a migrare per esercitare una libertà che dovrebbe essere garantita sotto casa».
