di Anna Bontempo
VASTO – Sedici sigle, tra associazioni, comitati e organizzazioni di categoria scendono in campo per dire no alla invasione di punti ristoro lungo la Via Verde e nella Riserva Marina di Vasto. Faranno sentire la loro voce sabato 24 maggio nel corso di un sit in a piazza Fiume (ex stazione ferroviaria di Vasto). Le sigle che aderiscono all’iniziativa sono: Ciclo Club Vasto, Associazione sportiva «Sulle orme dei Sanniti», Vasto ciclabile, Arci, Italia Nostra Abruzzo, Comitato Amici degli alberi, Gruppo Fratino, Acqua Nostra, Confesercenti Vasto, Comitato Litorale vivo, Comitato civico ambientalista di San Salvo, Casa del popolo «La Conviviale», Cai sezione di Vasto, Nording Walking Vasto, Club per l’Unesco Vasto, Geav (guardie ambientali volontarie).
«Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa per dire no, in maniera chiara e netta, alla invasione di punti ristoro», si legge nel comunicato, «se dovesse essere approvato l’emendamento del consigliere regionale Nicola Campitelli alla legge n.5 del 2007 («Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina»), la Costa dei Trabocchi si ritroverebbe con un chiosco adibito a punto ristoro ogni 400 metri. Anche se si tratta di strutture “leggere” in legno, la loro presenza in maniera così massiccia andrebbe a snaturare un sito dalla forte valenza naturalistica ed ambientale.
L’emendamento del consigliere Campitelli non solo irride il magnifico paesaggio naturale della Costa dei Trabocchi, prevedendo un massiccio intervento antropico, ma ignora totalmente i diritti di coloro che vivono in quel territorio (i molti), ubbidendo all’idea che ogni cosa abbia un valore solo se si trasforma in fatturato (di pochi). Non è a rischio solo la Via Verde», prosegue la nota, «ma anche la Riserva naturale Marina di Vasto, dove nel Pan (piano di assetto naturalistico) predisposto dall’amministrazione comunale sono previsti otto punti ristoro lungo la pista ciclabile, cioè uno ogni 300 metri. La Via Verde e la costa vastese non hanno bisogno di punti ristoro ogni 300/400 metri, ma di piccole strutture a servizio del cicloturista. Per tutti questi motivi ci ritroveremo sabato 24 maggio, alle 10, a piazza Fiume, per dire no alla invasione di punti ristoro, per sollecitare la riqualificazione delle ex stazioni ferroviarie e il varo definitivo del Parco nazionale della Costa Teatina».
