TERAMO – Sono state presentate oggi nella sala consiliare del Comune di Castelli le opere d’arte restituite dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale al Museo delle Ceramiche e alla comunità castellana.
Si tratta di due tondi in ceramica di Aurelio Grue, raffiguranti rispettivamente la mietitura e un paesaggio tradizionale di Castelli, trafugati negli anni ’70 dalla collezione civica, all’epoca esposta proprio nella Sala Consiliare del Municipio. Il recupero è stato possibile grazie all’attività dei Carabinieri TPC e al riconoscimento effettuato dal presidente del Museo, ing. Giuseppe Matricardi, a seguito di un approfondito lavoro di ricerca.
Alla restituzione dei tondi si affianca il ritorno della croce astile in argento del XIV secolo, sottratta alla comunità di Castelli negli anni ’60. La denuncia di scomparsa, risalente al 1967, fu presentata da Giovanni Olivieri. La presenza dell’opera al Museo di Sant’Agostino di Genova è stata inizialmente segnalata dal professor Valentino Pace. Dopo un lungo iter tra Carabinieri TPC, Sovrintendenza, Amministrazione comunale, Diocesi di Teramo-Atri e il parroco Don Franco D’Angelo, la croce potrà finalmente tornare a Castelli.
Sarà il Museo delle Ceramiche ad accoglierla in un nuovo spazio espositivo dedicato ad opere di particolare rilievo extra-ceramico. La sala, intitolata Extra tempus, è stata curata dalla direttrice del Museo, prof.ssa Paola Di Felice, con un allestimento improntato alla semplicità e all’eleganza.
Presente alla conferenza stampa la consigliera incaricata Alessia Di Stefano, che ha seguito l’intero iter amministrativo e istituzionale legato alla restituzione delle opere. L’Amministrazione comunale ha espresso soddisfazione per quello che è stato definito un significativo “ri-arricchimento” del patrimonio culturale del Museo e dell’intera comunità.
La presentazione ufficiale delle opere restituite e del nuovo allestimento sarà annunciata a breve e si svolgerà presso il Museo stesso.