ABRUZZO – «È gravissima la decisione della Regione Abruzzo di bloccare l’appalto del servizio di supporto amministrativo e tecnico delle ASL aquilana e chietina, lasciando senza lavoro circa oltre 200 lavoratrici e lavoratori. Persone che da anni garantiscono servizi fondamentali, oggi ignorate e abbandonate da un Governo regionale che continua a dimostrarsi distante dai problemi reali, senza strategie e senza soluzioni. Come Partito Democratico, siamo vicini a tutte le persone interessate da questo provvedimento, forze lavoro che da tempo chiediamo che vengano internalizzate, ma i nostri appelli, le nostre proposte e le nostre mozioni sono rimaste inascoltate. La Regione ha scelto il silenzio, l’inerzia e il disinteresse, condannando queste persone a un futuro di incertezza e instabilità che non meritano», così il segretario regionale del PD Abruzzo Daniele Marinelli.
«La nostra solidarietà è totale verso chi oggi si vede respinto dopo anni di servizio. Siamo e resteremo al loro fianco. Non è accettabile che chi ha lavorato per garantire il funzionamento di un sistema già in difficoltà venga lasciato indietro senza un’alternativa – sottolinea Marinelli – . I fallimenti della destra regionale sulla sanità, la competenza più importante di una Regione, li stiamo pagando tre volte: li pagano gli utenti, che si trovano davanti a un sistema sanitario smantellato, con prestazioni ridotte e servizi negati, costretti a fuggire e, spesso, a rinunciare a curarsi; li pagano i cittadini e le cittadine con l’aumento delle tasse, che la destra prova a giustificare con l’entità di un deficit che questa Giunta ha contribuito ad aggravare perché non ha governato il settore; e ora li pagano anche i lavoratori, che perdono il posto senza garanzie né prospettive. È l’immagine di una sanità senza tutela, senza difese e senza strategie, come emerge dall’ultima relazione dei Revisori dei conti della Regione che nel dare parere favorevole con riserva al precario piano di copertura del debito, mettono nero su bianco perplessità e lacune da parte del Governo regionale: il deficit sta diventando strutturale, figlio della cattiva gestione di chi oggi governa e che rischia di portarci verso un nuovo commissariamento e nuove rinunce. Una prospettiva disastrosa, che aggraverà ancora di più le disuguaglianze in un ambito tanto delicato».
«Tagli e tasse non guariranno la sanità abruzzese e non possono essere la soluzione e governare non significa giustificarsi dicendo che “accade ovunque” come prova a fare Marsilio per scaricare le tante criticità della sua gestione: significa assumersi responsabilità e trovare soluzioni. Noi continueremo a farlo, con una mobilitazione capillare, a ogni livello, contro questa vergogna che non possiamo accettare», conclude infine il Segretario.