ABRUZZO – «Il nuovo parere dei Revisori dei conti regionali sul piano di copertura del disavanzo sanitario approvato dalla Giunta Marsilio conferma ciò che denunciamo da mesi: il rischio di un pesante deficit nel 2025 è concreto e fuori controllo. La bocciatura sostanziale del piano emerge da una lunga serie di prescrizioni che testimoniano criticità gravi, una gestione opaca e l’assenza di qualsiasi visione di riforma». È quanto afferma il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, commentando il parere con riserva espresso dai Revisori sulla manovra da 113 milioni di euro.
Paolucci sottolinea come il Collegio dei Revisori abbia rilevato «l’assenza totale di un impegno concreto da parte degli Assessorati e del Dipartimento alla Sanità per un monitoraggio costante della spesa nel 2025», elemento che, secondo l’esponente dem, «equivale a rinunciare fin da subito a qualunque intervento utile per contenere la deriva dei conti pubblici».
«Il documento – aggiunge Paolucci – segnala che le riduzioni di spesa indicate dalla Giunta non sono supportate da alcuna relazione o documento tecnico. Non c’è alcuna garanzia sulla loro attendibilità, coerenza o efficacia. È un piano opaco, privo di misure strutturali, fondato su interventi tampone, inefficaci per evitare un nuovo disavanzo anche nell’anno in corso».
Oltre ai rilievi contabili, il parere dei Revisori evidenzia anche una frattura istituzionale inedita. «Il Collegio ha dovuto ribadire formalmente la propria autonomia e indipendenza, definendole “soggettiva e oggettiva”, in risposta alle dichiarazioni ritenute offensive e inappropriate da parte dell’assessore al Bilancio. È uno scontro senza precedenti in Abruzzo, che fotografa un clima istituzionale degenerato e il fallimento politico e gestionale del centrodestra sul fronte sanitario», denuncia Paolucci.
Il capogruppo PD conclude con un appello alla responsabilità: «I Revisori raccomandano con urgenza azioni concrete e continuative per il controllo della spesa sanitaria e per una riforma gestionale del Servizio Sanitario Regionale. Ma al momento nulla di tutto questo è stato fatto. La Giunta Marsilio preferisce rimandare le soluzioni, scaricando sui prossimi anni e su cittadini e operatori sanitari il peso di scelte sbagliate e inefficienze croniche. È ora di cambiare rotta, prima che il ritorno al commissariamento diventi una drammatica realtà».