VASTO – La Fcd Pro Vasto rompe il silenzio e, con un lungo comunicato ufficiale diffuso al termine della stagione, fa il punto sulla salvezza conquistata sul campo, ma soprattutto su ciò che – a detta della società – ha reso possibile questo risultato: «Ora che il campo ha detto la sua, è tempo di dire anche la nostra».
Il messaggio, affidato alla società biancorossa, arriva diretto e senza giri di parole: «Il campionato sarà anche finito con una salvezza conquistata sul campo per la Pro Vasto, ma per la Vastese – intesa come società storica – era finito un anno fa, lasciandosi dietro una scia di problemi, debiti e promesse mancate».
Al centro delle critiche, l’operato della precedente gestione: «Esposito dichiara che Bolami avrebbe garantito il saldo delle spettanze, ma la domanda vera è un’altra: durante i mesi in cui la gestione era nelle vostre mani, perché non sono stati pagati gli stipendi? Perché voi che siete entrati dopo, sapendo già delle difficoltà, avete lasciato la situazione esattamente (se non peggio) di come l’avete trovata?».
Chiarezza anche sul tema del titolo sportivo: «Mettiamo fine alle favole: nessuno ha preso nulla, e nessuno è stato cacciato. Semplicemente, vi siete fatti da parte – o siete stati messi da parte, anche per via della contestazione dei tifosi – perché il vostro cosiddetto “progetto” non stava in piedi: fatto di parole, promesse e illusioni. Il titolo è stato restituito a costo zero, com’era giusto che fosse. Perché la Pro Vasto appartiene alla città, non a chi arriva da fuori sperando di gestirla come fosse un giocattolo».
Rivendicato anche il ritorno dell’entusiasmo tra i tifosi: «I tifosi hanno abbandonato lo stadio proprio durante la vostra gestione, e sono tornati solo dopo l’uscita di scena di certe figure. Questo è un giudizio popolare molto più pesante di qualunque dichiarazione».
Una sezione è dedicata anche alle condizioni logistiche dei giocatori: «Se è vero che c’erano 23/24 ragazzi sistemati in un B&B, è altrettanto vero che non tutte le mensilità sono state pagate. Anzi, a risolvere le pendenze è stato un socio dell’attuale Pro Vasto. Inoltre, quel B&B non era neppure usato in esclusiva: ci dormivano anche altri soggetti, estranei alla squadra». E si sottolinea: «La gestione attuale ha dato una dignità diversa a tutto: gli atleti sono stati sistemati nelle case, non in stanze sovraffollate, con vitto e alloggio garantiti. Questo non è solo un dettaglio organizzativo, è il segno di serietà ed un cambiamento culturale».
Il passaggio più diretto: «Oggi la Pro Vasto è viva, in campo e fuori, proprio perché alcune persone sono andate via. E non sarà facile per loro dimostrare il contrario, perché parlano i fatti: stipendi pagati, tifosi allo stadio, salvezza raggiunta e credibilità ricostruita!».
Sul fronte tecnico, la società rimarca il lavoro svolto con i giovani: «La Pro Vasto è stata tra le poche realtà del campionato ad aver dato spazio vero e continuo agli under, schierandoli regolarmente in prima squadra e non solo per obbligo di regolamento». Un lavoro che ha portato anche alla promozione nella categoria Juniores d’Élite: «Un traguardo tutt’altro che scontato, che premia l’impegno quotidiano di staff tecnici competenti, dirigenti attenti e, soprattutto, di giovani calciatori determinati, talentuosi e animati da una grande passione per il calcio».
Un ringraziamento va all’Amministrazione comunale: «Desideriamo esprimere gratitudine al Sindaco Francesco Menna e all’Assessore allo Sport Carlo Della Penna, da sempre presenti e vicini alla società. L’Assessore Della Penna, in particolare, è stato l’unico a esporsi personalmente anche nei momenti più delicati, offrendo sostegno concreto e non facendo mai mancare la sua vicinanza». Emblematico, secondo la società, l’episodio in cui «intervenne direttamente nello spogliatoio per chiedere ai ragazzi di onorare il campionato, non solo per rispetto verso la maglia, ma per difendere l’immagine della città e il prestigio sportivo che la Pro Vasto rappresenta».
Chiusura dedicata a sponsor e tifosi: «In un campionato difficile, pieno di ostacoli, incertezze e battaglie dentro e fuori dal campo, voi non avete mai mollato. Siete stati il cuore pulsante della Pro Vasto, la voce che non si è mai spenta, neanche nei momenti più duri. Se oggi possiamo parlare di salvezza, lo dobbiamo soprattutto a voi».
E l’auspicio finale: «Ci vediamo presto, più uniti che mai… con la speranza che tanti imprenditori di Vasto possano condividere con noi traguardi ben più ambiziosi!».
Ottimo servizio! Piace soprattutto la chiusura…la mia Pro Vasto,la squadra che riempiva i miei sogni da ragazzino va data SOLAMENTE nelle mani di Vastesi affezionati alla città!!!! No zingaroni !!!