di Anna Bontempo
VASTO – Punti ristoro non solo lungo la Via Verde (se dovesse essere approvato l’emendamento alla legge n.5 del 30 marzo 2007 presentato dal consigliere regionale Nicola Campitelli), ma anche nella Riserva Marina di Vasto, dove sono presenti campeggi, alberghi e residence. Nonostante il piano di assetto naturalistico (Pan) non sia ancora stato approvato dall’assemblea civica, alcune richieste per l’assegnazione di un’area demaniale con finalità turistico ricreative sono già state presentate in Comune. Una risale addirittura ad un anno fa ed è relativa ad un’area a ridosso della pista ciclabile (lato sud), prima del ponticello che collega la ciclovia di Vasto con quella di San Salvo, dove potrebbe essere realizzato un chiosco in legno di circa 30 metri quadri con relativi servizi igienici. Un’altra richiesta, da parte di un albergatore, è stata presentata nei mesi scorsi e riguarda, in questo caso, una zona limitrofa all’accesso all’arenile in via grecale di Vasto Marina. L’intenzione dell’operatore è installare un chiosco, da adibire a punto ristoro, con “carattere di precarietà e di removibilità, regolarmente allacciato alla rete idrica e fognaria del comune di Vasto.
In entrambi i casi la concessione demaniale marittima avrà la durata di sei anni. Sono in tutto otto i punti ristoro previsti nel piano di assetto naturalistico della riserva Marina di Vasto, lungo la pista ciclopedonale che copre una lunghezza di circa tre chilometri. Praticamente uno ogni 300 metri. Troppi per alcune associazioni ambientaliste – è il caso del Wwf – che chiedono di limitare i punti ristoro a poche unità. Anche, se a dire il vero, il numero iniziale delle strutture era decisamente superiore. Nelle scorse settimane il piano di assetto naturalistico è approdato nella Commissione assetto del territorio presieduta dal consigliere Luigi Marcello. Si tratta di un passaggio propedeutico all’adozione in consiglio comunale, alla fase delle osservazioni e poi alla definitiva approvazione del piano. E qui sorgono le prime domande: se il piano di assetto naturalistico – che non è stato ancora approvato – ha ridotto il numero dei punti ristoro, perché gli uffici comunali hanno avviato le istruttorie sulla scorta di domande avanzate da privati e facendo riferimento al piano di gestione del Sito Natura 2000 Marina di Vasto approvato nel 2018?