L’AQUILA – La Commissione sanità del Consiglio regionale ha respinto la risoluzione presentata dal gruppo consiliare Azione, che chiedeva interventi per garantire maggiore trasparenza nella gestione finanziaria del sistema sanitario abruzzese.
La proposta respinta mirava a ottenere dalla Giunta regionale una quantificazione chiara del disavanzo sanitario, l’adozione di un piano industriale dettagliato per contenere la spesa e l’impegno a evitare ulteriori aumenti dell’addizionale IRPEF senza una pianificazione verificabile.
La decisione arriva in un momento di particolare criticità, con un conto economico ancora in fase di definizione e un disavanzo in crescita: dai precedenti 81 milioni, il deficit ha superato i 110 milioni di euro.
Secondo quanto dichiarato dal capogruppo di Azione, Enio Pavone, l’assenza di una certificazione ufficiale del disavanzo a fine aprile evidenzierebbe un quadro di incertezza e ritardi nella gestione finanziaria. Pavone ha inoltre sottolineato che l’incremento della pressione fiscale regionale non è accompagnato da un miglioramento dei livelli essenziali di assistenza (LEA), che rimangono inferiori alla media nazionale nonostante una spesa in linea con il resto del Paese.
Anche il deputato abruzzese e segretario regionale di Azione, Giulio Sottanelli, ha criticato la mancata approvazione della risoluzione, definendola un segnale di scarsa volontà politica nel voler affrontare le criticità strutturali del sistema sanitario regionale.
Il prossimo tavolo ministeriale di monitoraggio, previsto per luglio, sarà chiamato a certificare il bilancio consolidato. Tuttavia, per il gruppo Azione, la situazione attuale è già indicativa della necessità di interventi urgenti. In mancanza di una riforma strutturale e di misure di controllo della spesa, viene considerata concreta la possibilità di un commissariamento o di ulteriori aumenti fiscali entro la fine dell’anno.