VASTO – Oggi, domenica 27 aprile, seconda domenica di Pasqua, conosciuta come Domenica della Divina Misericordia, Don Domenico Spagnoli riflette sull’apparizione di Gesù risorto ai discepoli. Nel Vangelo di Giovanni, il Risorto si presenta la sera del primo giorno dopo il sabato, con la porta chiusa per timore dei Giudei. La sua prima parola è «Pace a voi», un saluto che, come spiega Don Domenico, è benedizione, fiducia e apertura.
Nonostante il timore degli apostoli, Gesù non rimprovera, ma invita a superare la paura e a riconoscere il suo amore. Mostrando le sue mani, i suoi piedi e il fianco ferito, il Risorto testimonia un amore che non è fuggito, ma che resta sempre aperto per accogliere.
Tommaso, però, non è presente. Quando sente il racconto dell’apparizione, esprime il suo dubbio: «Se non vedrò le ferite, non posso credere». Otterrà la sua risposta otto giorni dopo, quando Gesù si ripresenta, invitandolo a toccare le sue ferite. «Non essere più incredulo, ma credente», gli dice, rivelando la pazienza di Dio che non esclude nessuno.
Il messaggio di questa domenica è chiaro: la risurrezione di Gesù non è solo un evento storico, ma una realtà che chiama ogni credente a vivere una fede viva, capace di superare il dubbio e la paura.