ORTONA – In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, la Sezione “Dario Serafini” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) di Ortona ha organizzato per la giornata di oggi, mercoledì 3 aprile, alle 18 presso l’Auditorium del Polo Eden, la presentazione del volume Le bande partigiane lungo la Linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart (Cerabona Editore), a firma di Fabrizio Nocera.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con lo S.P.I. CGIL di Chieti e la Consulta Giovanile Comunale, con il patrocinio del Comune di Ortona. La ricerca, si legge in una nota diffusa dall’ANPI locale, nasce da una tesi di dottorato presso l’Università degli Studi del Molise e analizza il fondo documentale denominato “Ricompart”, contenente migliaia di carte relative alle richieste di riconoscimento della qualifica partigiana nel secondo dopoguerra.
‹‹Un lavoro rigoroso – spiega la sezione ortonese dell’associazione – che consente di ricostruire in modo puntuale le vicende delle formazioni partigiane attive lungo la Linea Gustav nei territori abruzzese e molisano, valorizzando non solo le singole storie di resistenza, ma anche gli elementi comuni a quelle esperienze››.
‹‹L’obiettivo – prosegue la nota – è quello di fornire strumenti di conoscenza storica soprattutto alle nuove generazioni, spesso lontane da quei fatti, perché i valori che hanno animato la Resistenza – Libertà, Democrazia, Giustizia e Pace – continuino ad essere fondamento della nostra convivenza civile››.
Ma a margine dell’iniziativa, l’ANPI denuncia anche ‹‹un grave segnale di disattenzione istituzionale››. La sezione rende noto di aver richiesto la collocazione di una lapide commemorativa sulla facciata del Palazzo Comunale in ricordo delle cittadine e dei cittadini ortonesi che presero parte alla Resistenza. ‹‹Una richiesta formulata insieme a S.P.I. CGIL e Consulta Giovanile, respinta dal Commissario prefettizio con motivazioni legate al ‘momento elettorale’. Un’occasione persa – sottolinea l’associazione – per rendere un doveroso omaggio a chi ha contribuito alla nascita della Repubblica››.
‹‹Ci chiediamo – prosegue la nota – quale forza politica o civica possa realmente opporsi a un’iniziativa simbolica che riconosce il contributo plurale della Resistenza, composta da liberali, cattolici, socialisti, comunisti, monarchici. Se oggi viviamo in una democrazia compiuta, lo dobbiamo anche a loro. Rifiutare questo gesto significa rimuovere una parte fondante della nostra storia››.
‹‹L’antifascismo – conclude la Sezione ANPI di Ortona – non è un ricordo del passato, ma un impegno quotidiano. Celebrare il 25 aprile senza questo riconoscimento istituzionale è un pessimo segnale. Ma non arretriamo di un passo: continueremo a trasmettere la memoria, perché la libertà conquistata non sia mai data per scontata››.
