PESCARA – Domani, 21 aprile 2025, il centro storico di Torre de’ Passeri tornerà a trasformarsi in un grande focolare collettivo con il ritorno di Arrostiland, l’appuntamento gastronomico più atteso della Pasquetta abruzzese. Tra fumo di brace, risate e musica popolare, l’intero borgo si preparerà ad accogliere centinaia di “greggi” – gruppi di amici e famiglie – pronti a celebrare la convivialità tra arrosticini, salsicce e profumi di tradizione.
Nato nel 2016, Arrostiland è più di una festa: è una filosofia. «Non è solo un evento, è uno stato dell’anima», raccontano gli organizzatori, che anche quest’anno promettono un’esperienza autentica, legata ai sapori locali e al piacere dello stare insieme.
Il cuore dell’evento sarà come sempre la brace, regina incontrastata del lunedì di Pasquetta. Stand gastronomici, attività ristorative e musica dal vivo animeranno il borgo per l’intera giornata, ma il clima di festa inizierà già dalla sera precedente: «Dalla domenica sera arrivano le prime greggi, chi con la griglia, chi con le panche pieghevoli, e comincia quella magia fatta di chiacchiere e carne alla brace», spiegano gli organizzatori con entusiasmo.
Tra le novità dell’edizione 2025 ci sarà anche un’area per i più piccoli, con animazione e laboratori, mentre gli appassionati della buona tavola potranno degustare prodotti tipici e vino locale in un contesto autentico e coinvolgente.
Arrostiland è diventato negli anni un simbolo di identità, di riscoperta delle radici e di valorizzazione del territorio: «Siamo orgogliosi di come Torre de’ Passeri sia riuscita a fare rete intorno a questa idea semplice ma potente. Portare la gente in piazza per vivere la Pasquetta come una volta».
Infine dall’organizzazione dell’evento hanno fatto sapere: «Per sopraggiunto limite di capienza massima dell’evento l’accesso a Torre de’ Passeri nella giornata di lunedì 21 Aprile 2025 sarà riservato SOLO ai prenotati, ovvero i componenti delle greggi e degli autobus regolarmente iscritti nelle settimane precedenti alla manifestazione. Oltre ai Torresi naturalmente».