ABRUZZO – Si è tenuto a Roma un importante incontro promosso da Regione Lombardia nell’ambito della presidenza dell’ARA – l’Alleanza delle Regioni europee dell’Automotive. Il tavolo ha coinvolto rappresentanti istituzionali e tecnici per discutere il futuro del comparto automotive, alla luce delle normative europee sulla transizione ecologica e delle sfide economiche e industriali che riguardano l’intero settore.
Le criticità sollevate
Durante l’incontro, l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca, ha evidenziato la necessità di una transizione green equa e sostenibile. Magnacca ha sottolineato come le attuali regole europee abbiano generato “gravi pregiudizi” per l’industria automobilistica italiana ed europea, senza tenere adeguatamente conto dei tempi necessari per l’adattamento dei cicli produttivi, delle risorse economiche per la riconversione e della concorrenza con la tecnologia cinese, già molto avanzata e a basso costo.
Il rilancio della dichiarazione di Monza
Una delle proposte emerse dal tavolo è stata quella di riprendere e rafforzare i contenuti della Dichiarazione di Monza del luglio 2023. Tra i punti centrali: la neutralità tecnologica, il reperimento di fondi per la decarbonizzazione e l’attenzione all’intero indotto del settore, inclusi i servizi. L’obiettivo è predisporre una posizione condivisa da portare sia nella Conferenza delle Regioni europee sia nei tavoli di confronto nazionali.
Le proposte per l’Italia
Nel corso del dibattito, la Regione Abruzzo ha rilanciato due proposte già avanzate nei mesi scorsi: l’istituzione di una cassa integrazione speciale per il comparto automotive e l’introduzione di una deroga temporale alla disciplina europea sugli aiuti di Stato, per sostenere le aziende della componentistica in un momento di particolare criticità.
Verso una strategia comune
L’assessore Magnacca ha infine posto l’attenzione sulle dinamiche internazionali, evidenziando l’impatto delle politiche commerciali di Stati Uniti e Cina sui mercati europei dell’auto. Ha ribadito la necessità di affrontare le sfide in modo unitario, evitando approcci frammentati, per portare proposte coerenti e condivise ai tavoli decisionali, sia nazionali sia europei.