ORTONA DEI MARSI – Una segnalazione giunta nella mattinata di ieri da parte di un gruppo di escursionisti ha portato alla scoperta della carcassa di un orso marsicano in una zona montana prossima a Forca Caruso, nel comune di Ortona dei Marsi, in un’area inizialmente ritenuta compresa nel Parco Regionale Sirente Velino, ma risultata poi esterna di poco ai suoi confini.
Ricevuta la notizia, è stato subito interessato il Direttore del Parco Regionale, Igino Chiuchiarelli, e attivata la centrale operativa del 112, che ha disposto l’immediato intervento dei Carabinieri Forestali, del personale veterinario della ASL competente per territorio e di una unità tecnica specializzata del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), in supporto ai tecnici del Parco Regionale.
Le prime ispezioni sul posto hanno consentito di identificare l’esemplare come un orso maschio di età stimata tra gli 8 e i 10 anni, su cui, da un primo esame esterno, non sono stati rilevati fori da arma da fuoco, ma sono stati riscontrati numerosi traumi. La salma dell’animale è stata quindi trasferita presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, su disposizione della Procura competente, per lo svolgimento di approfonditi esami tossicologici e diagnostici, secondo il protocollo previsto, con la collaborazione dell’Università di Teramo.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti anche la biologa del PNALM, d.ssa Latini, la veterinaria del PNALM, d.ssa Di Pirro, e il Nucleo Cinofilo Antiveleno, che ha effettuato un’attenta ispezione dell’area senza rinvenire esche o bocconi avvelenati. I controlli con i cani proseguiranno nei prossimi giorni, al fine di escludere ogni eventualità.
Particolarmente sentite le parole del presidente del Parco Sirente Velino, Francesco D’Amore, che ha dichiarato:
«Visto l’esiguo numero di esemplari di orso marsicano e il grande lavoro che i parchi in Abruzzo svolgono per accrescerne la popolazione e scongiurarne l’estinzione, ci auguriamo che venga riscontrata una causa naturale all’origine di questa tragedia. Sarebbe davvero triste se una responsabilità umana ne fosse la ragione!»
L’episodio mette nuovamente in evidenza l’importanza strategica del corridoio ecologico tra il PNALM e il Parco Regionale Sirente Velino, un’area dove negli ultimi anni sono aumentati gli avvistamenti e le segnalazioni di orsi, a conferma della funzionalità del collegamento faunistico e della necessità di una tutela attenta e costante.
Sul corpo dell’animale sarà eseguito anche un riscontro genetico, per verificare se l’esemplare fosse già censito nella banca dati genetica della specie. L’esito degli accertamenti fornirà nei prossimi giorni un quadro più chiaro sulle cause della morte.
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