di Anna Bontempo
LENTELLA – «Le imposizioni calate dall’alto non mi piacciono». Marco Mancini, sindaco di Lentella spiega perché il suo nome – e quello di tanti altri amministratori del Vastese – non compare in calce alla nota che ripropone la candidatura di Gianfranco Basterebbe alla presidenza della Sasi.
A maggio (entro la prima settimana) i sindaci degli 87 comuni del Chietino voteranno per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della società che gestisce il servizio idrico integrato. Otto sindaci, con in testa Francesco Menna, ritengono che Basterebbe alla presidenza della Sasi sia “la scelta più giusta”. Sono di questo avviso Giuseppe Masciulli (Palmoli), Ernano Marcovecchio (Tufillo), Walter Di Laudo (Celenza sul Trigno), Silvana di Palma (Castiglione Messer Marino), Antonio Colonna ( Carpineto Sinello), Carlo Racciatti (Guilmi) e Nicola Rossi (San Giovanni Lipioni). E gli altri? Ne mancano all’appello diversi. Tra questi c’è Mancini.
«Le imposizioni calate dall’alto non mi piacciono», dice il sindaco di Lentella a Zonalocale, «bisogna mettersi intorno ad un tavolo e discutere, visto che quando manca l’acqua siamo noi sindaci il bersaglio dei cittadini e non certo la Sasi. Gli utenti chiamano noi quando ci sono problemi e non certo il numero verde della società».
La strada per la riconferma di Basterebbe è quindi tutta in salita. A meno che non si riesca alla fine a trovare la quadra. Secondo gli otto sindaci: «abbiamo, oggi più che mai, bisogno di continuare il lavoro di ristrutturazione, ammodernamento e rifacimento delle reti idriche per evitare la dispersione dell’acqua nel sottosuolo. Abbiamo bisogno di sostituire le reti fatiscenti, ed in particolare abbiamo bisogno di ottimizzare, cristallizzare e proseguire il lavoro avviato, evitando così la serie di disservizi che sono accaduti fino alla scorsa estate. Pertanto, pur rivolgendo alcune critiche all’operato del presidente Basterebbe, non possiamo che riconoscere in lui la forza e l’onestà nell’aver iniziato ed avviato, unitamente al consiglio di amministrazione di espressione unitaria, un piano di rilancio e di ristrutturazione della Sasi».
Nella loro nota gli otto sindaci lanciano un appello anche al centrodestra, la cui reazione non si fa attendere. «La ricandidatura di Basterebbe alla presidenza della Sasi è sostenuta da una manciata di sindaci di centrosinistra», affermano Tiziana Magnacca e Francesco Prospero, assessore e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, «un appoggio esiguo, che fotografa bene lo stato attuale della società: una gestione fallimentare, che non riesce più a raccogliere consensi né a garantire l’acqua. È evidente che il consenso per questa gestione sta crollando, perché nessuno è disposto a tollerare ancora immobilismo, promesse vuote e scaricabarile. Serve un cambio di passo, vero e concreto. La Sasi non può essere il fortino di qualcuno né il terminale di vecchie logiche di potere: deve tornare a essere uno strumento efficiente e trasparente, al servizio di tutti i territori, non solo di alcuni», concludono Magnacca e Prospero.