VASTO – La Pro Vasto si prepara ad affrontare la vicecapolista Castelnuovo Vomano in un momento delicato del torneo di Eccellenza. Domani pomeriggio, la formazione biancorossa è chiamata a conquistare punti fondamentali per la corsa alla salvezza. Di fronte troverà una squadra solida e determinata, guidata dal patron Dino Di Stefano, imprenditore originario di Cupello e in passato vicino alla Vastese.
La classifica dice che la Pro Vasto deve fare punti. Non si tratta più di orgoglio, né di prestigio, ma di una necessità aritmetica. La zona playout è una prigione dalla quale si esce solo con il pragmatismo, con il cinismo, con la volontà feroce di restare aggrappati alla categoria. Per farlo, gli uomini di Danilo Rufini devono trovare soluzioni concrete a problemi ormai cronici: la difficoltà a chiudere le partite, la fragilità nei momenti decisivi, le troppe occasioni lasciate per strada. Domani, contro un Castelnuovo che viaggia sulle ali dell’entusiasmo, servirà una partita perfetta. Il problema è che il calcio perfetto non esiste. Esistono i dettagli, le sfumature, le decisioni prese in un istante. E spesso sono queste a fare la differenza.
Dall’altra parte, il Castelnuovo Vomano arriva con il vento in poppa. Ha superato l’Angolana, insegue il Giulianova, distante solo tre punti, e vanta il miglior attacco del campionato, con Valiente e Ortiz che insieme hanno realizzato 28 gol. Numeri che parlano chiaro: è una squadra che sa come fare male, che impone il proprio gioco e ha ben chiaro l’obiettivo da perseguire.
A complicare ulteriormente la situazione per mister Rufini Rufini ci sono anche le assenze. La Pro Vasto dovrà fare a meno di Felice, fermato dal giudice sportivo, e di Vecchi, reduce da un intervento chirurgico alla mano, che lo terrà lontano dal campo per almeno tre settimane. In porta, toccherà a Brassetti difendere i pali biancorossi, mentre il direttore sportivo Faccilongo è già al lavoro per portare un nuovo estremo difensore, in attesa dello sblocco del portale FIFA.