ABRUZZO – I sindaci di ALI Abruzzo esprimono una netta contrarietà all’aumento delle tasse, ritenendo che questa misura gravi ulteriormente sulle famiglie, già alle prese con il caro bollette e l’inflazione.
Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo, ha dichiarato:
«Veniamo da una stagione di tagli e i cittadini, che già soffrono una sanità al collasso, non possono essere chiamati a pagare per risanare i debiti accumulati».
Radica ha poi proseguito sottolineando la necessità di un confronto con la Regione: «Chiediamo alla Regione di fare marcia indietro e sollecitiamo l’apertura da subito di un tavolo che punti a migliorare la qualità del sistema sanitario regionale e contestualmente verifichi dove è possibile trovare le risorse per coprire il deficit e ridurre i costi. Da tempo gli abruzzesi soffrono una sanità con servizi non all’altezza: lunghe liste d’attesa, pronto soccorso intasati, persone che rinunciano a curarsi o sono costrette ad andare fuori regione. Di fronte a questa situazione e a una previsione di aumento delle tasse, senza che a questo segua un progetto di miglioramento del servizio pubblico, non possiamo che mostrarci fermamente contrari alla decisione di far pagare ai cittadini la cattiva gestione della sanità. Per questo chiediamo l’apertura di un immediato confronto in modo da rilanciare il servizio sanitario pubblico nella nostra regione, e siamo in ogni caso pronti alla mobilitazione».
ALI Abruzzo, dunque, si oppone con fermezza a misure che rischiano di penalizzare ulteriormente i cittadini, chiedendo soluzioni alternative e un miglioramento del sistema sanitario prima di ogni ipotesi di incremento fiscale.