VASTO – C’è la delibera per il progetto sperimentale per il monitoraggio dell’inquinamento acustico a Vasto, finalizzato a ridurre le criticità sonore in alcune zone sensibili della città, in particolare nelle aree della Movida. L’amministrazione comunale, come si legge nell’articolo di Anna Bontempo sul Centro, ha infatti approvato una delibera che incarica la polizia locale di installare un dispositivo avanzato per le misurazioni fonometriche. La strumentazione, messa a disposizione dalla società privata Tecnojest Pmi di Spoltore, permetterà di monitorare costantemente l’inquinamento acustico in città.
Il progetto si inserisce in un piano di controllo più ampio, che mira a individuare e gestire le situazioni in cui il rumore eccede i limiti previsti dalla normativa. I dati raccolti dal dispositivo, seppur precisi, non avranno valore ufficiale e dovranno essere confrontati con quelli forniti dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), l’ente preposto alla validazione delle misurazioni.
Il Comune di Vasto ha già definito un piano di zonizzazione acustica, approvato nel 2011, che prevede il monitoraggio di aree particolarmente soggette a fenomeni di inquinamento sonoro. L’obiettivo principale è quello di intervenire tempestivamente nel caso in cui i livelli di rumore dovessero superare i valori che potrebbero compromettere la salute dei cittadini e la qualità della vita nelle zone più critiche.
Questo progetto si inserisce in un più ampio programma di tutela ambientale che comprende anche il monitoraggio della qualità dell’aria. In relazione a quest’ultimo, il primo report, pubblicato a febbraio, ha evidenziato nove sforamenti nei livelli di PM2.5 e PM10, polveri sottili dannose per la salute.
Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell’aria, l’incarico è stato affidato alla società Wiseair srl di Milano, che ha installato centraline in cinque zone strategiche della città: la zona industriale di Punta Penna, via Incoronata, località Pagliarelli, via Ciccarone e piazza Verdi.