LANCIANO – La vecchia Ferrovia Sangritana, che per tanti anni ha accompagnato il tragitto tra il mare e l’entroterra abruzzese, cambia volto. Non si parla più di treni e rotaie, ma di un nuovo percorso che rappresenta una vera e propria reinvenzione. Si chiama “Binaria” e non è altro che la prima pista ciclabile a sorgere sui binari di una ferrovia dismessa. Una sorta di metamorfosi, che non cancella il passato, ma lo trasforma in una nuova opportunità per l’ambiente e per la mobilità.
Il progetto nasce dalla volontà di Tua Spa, l’azienda dei trasporti abruzzesi, di ridare vita a un’infrastruttura che dal 2005, anno in cui il nuovo tracciato ferroviario ha preso il posto della vecchia ferrovia, giaceva sospesa. Non è stata mai abbandonata, ma l’uso dei binari è ormai un ricordo. E proprio da questo “abbandono” è scaturita una nuova idea: trasformare quella vecchia infrastruttura in una ciclovia che colleghi la Via Verde della Costa dei Trabocchi con le zone interne della regione. Ecco così che nasce il progetto “Binaria”, che si estende per 23 chilometri, da San Vito Marina a Castel Frentano, attraversando cinque comuni e unendo la bellezza del mare alla serenità delle colline.
Quello che sorprende è la capacità di vedere oltre la vecchia ferrovia. Non si parla di smantellamento, ma di un recupero creativo. Le rotaie e le traverse restano al loro posto, ma vengono incapsulate da nuovi materiali, creando una pista ciclabile che non distrugge la memoria del passato, ma la riutilizza, la rende moderna e funzionale. Un’idea semplice ma potente: dare nuova vita a ciò che sembrava destinato al dimenticatoio.
Un progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Abruzzo, per un totale di 7,5 milioni di euro, che vuole essere un esempio di mobilità sostenibile, in grado di ridurre le emissioni di CO2 e di offrire ai ciclisti un percorso sicuro e perfettamente integrato nel paesaggio. Il percorso si snoda attraverso paesaggi mozzafiato, con tratti che riprendono l’antico tracciato, ma anche zone più naturali, su strada sterrata. In alcuni punti, come a Treglio, dove una parte del tracciato è ancora in uso, il progetto dovrà adattarsi alle circostanze del territorio.
La pista ciclabile sarà sicura anche di notte, grazie a un sistema di illuminazione alimentato da fonti rinnovabili e realizzato con tecnologia a LED, per un impatto ambientale minimo. La larghezza di 2,8 metri del tracciato, inoltre, è pensata per rendere l’esperienza di chiunque percorra la ciclovia più confortevole e fruibile.
